Maltempo, Calderone: “Ieri andate in pagamento 8.500 indennità per lavoratori colpiti”
Bologna, 1 lug. (Adnkronos/Labitalia) – “Il 15 giugno l’Inps ha cominciato a ricevere le domande dalle aziende per l’ammortizzatore unico emergenziale che abbiamo messo in campo per i lavoratori dipendenti e autonomi. Ieri sono andate in pagamento 8.500 indennità ed entro il 10 luglio saranno pagate tutte le domande”. A dirlo oggi Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle politiche sociali, intervenendo a margine del Festival del lavoro 2023, la manifestazione organizzata dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e dalla Fondazione studi.
“Già nel primo incontro con le rappresentanze del Patto per il lavoro dell’Emilia-Romagna si parlava di ripartenza e di riprendere a lavorare in alcuni settori”. “Sono fiduciosa – sottolinea – che ci siano le forze migliori in campo e una grande voglia di collaborazione e cooperazione a livello nazionale e regionale. Importante è anche la gestione del post emergenza con un comparto produttivo quale è quello dell’Emilia-Romagna strategico per il Paese”.
“Per la parte che gestiamo noi – continua- per l’emergenza alluvione, pari a 900 milioni, 620 milioni sono allocati sul lavoro dipendente il resto sul comparto del lavoro autonomo che è in grave sofferenza”.
Riguardo al Dl lavoro ha dichiarato: “Dal 1° gennaio 2024 viene introdotto l’assegno di inclusione, cioè per i soggetti in condizioni di fragilità, e dal 1° settembre di quest’anno il supporto per la formazione per il lavoro. Dobbiamo lavorare tantissimo anche perché il lavoro c’è”. “All’interno del Dl lavoro – ricorda il ministro – c’è la nuova piattaforma per la gestione delle politiche attive del lavoro la stratega è quella di mettere in cantiere quelle che sono le forze che, in questo momento, abbiamo a disposizione”.
“Credo che il tema del welfare aziendale sia strategico”. “Guardo – puntualizza – a un welfare che sia presente su tematiche legate all’assistenza sanitaria integrativa; interventi, quindi, che possano rappresentare un assetto complessivo della qualità della vita ricercata da moltissimi giovani nel momento in cui si avvicinano al mercato del lavoro”.
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