Pensioni: Cuzzilla (Cida), ‘ceto medio paga da anni, ora confronto con governo’
Roma, 17 feb. Labitalia) – “La sentenza della Corte Costituzionale legittima un provvedimento che penalizza migliaia di pensionati, colpendo in particolare il ceto medio e i dirigenti, coloro che hanno versato contributi per decenni. Limitare la rivalutazione delle pensioni superiori a quattro volte il minimo Inps significa imporre un sacrificio unilaterale su una precisa fascia di cittadini, mentre si continua a ignorare la necessità di una riforma strutturale e realmente equa del sistema previdenziale”. Lo dichiara Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, commentando la decisione della Consulta.
“Non possiamo accettare che le pensioni medio-alte vengano considerate un bancomat per esigenze di bilancio. Il principio di proporzionalità va rispettato e il valore delle pensioni non può essere eroso con misure estemporanee, senza una visione di lungo periodo. Da anni si susseguono scelte politiche miopi che scaricano sulle pensioni il peso della finanza pubblica, mentre si continua a favorire altri segmenti della popolazione con agevolazioni e trattamenti di favore. È un meccanismo inaccettabile che sta impoverendo progressivamente il ceto medio”, spiega ancora.
“Ci aspettiamo ora un confronto serio con il Governo per individuare misure di compensazione che riequilibrino questa situazione. Non si può continuare a sacrificare sempre gli stessi senza prevedere strumenti adeguati per garantire il potere d’acquisto di chi ha contribuito per una vita”, conclude Cuzzilla.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Direzione Lavoro entra nel capitale sociale di Nhrg

Unicamillus, entro 22 settembre iscrizioni a corsi laurea Medicina e Odontoiatria

Food, 25 anni di Fvg Via dei Sapori: il presidente Filiputti, “Insieme per il racconto del territorio”
