Previdenza, Enpacl: nostro ‘sistema di qualità’ all’avanguardia
Roma, 8 feb. (Labitalia) – A 25 anni dal conseguimento della prima certificazione in qualità, secondo la norma Uni en iso 9002:1994, il ‘Sistema di qualità’ dell’Enpacl ha ampliato la propria prospettiva, arricchendosi, nel tempo, di ulteriori certificazioni. All’importante traguardo raggiunto il 5 febbraio del 1999, a soli quattro anni dalla trasformazione da ente pubblico ad associazione di diritto privato, hanno fatto seguito altri 4 importanti riconoscimenti, frutto della scelta visionaria dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro, che ha saputo sollecitare tutte le sue componenti a sperimentare una metodologia innovativa, orientata al miglioramento continuo e che oggi è alla base dei suoi processi aziendali. E’ quanto si legge in una nota dell’Ente.
“L’ultima certificazione conseguita è la Iso 37001: standard ottenuto il 9 luglio 2020 e sviluppato per supportare le imprese nell’adozione di un sistema di gestione volto ad affrontare e prevenire possibili casi di corruzione. In precedenza, invece, la Cassa aveva ottenuto la certificazione Iso 27001, conseguita il 9 giugno 2017 per garantire riservatezza, confidenzialità, disponibilità e integrità all’informazione, sotto qualsiasi forma o supporto. Il 13 marzo 2016 la SA 8000, standard per la responsabilità sociale, finalizzato a valorizzare e tutelare il personale dipendente e a migliorare le condizioni di lavoro attraverso la promozione di trattamenti etici ed equi”, prosegue la nota.
E il 13 dicembre 2015 l’Asse.Co., che certifica la regolarità dell’Ente nella gestione dei rapporti di lavoro con il personale dipendente e dirigente. “L’adozione di queste norme – ha commentato il presidente Enpacl, Alessandro Visparelli – non è soltanto una dimostrazione di conformità, bensì un impegno concreto a garantire che i nostri processi siano sempre all’avanguardia e orientati a uno sviluppo permanente, con la finalità di soddisfare le aspettative degli associati e di mantenere un ambiente di lavoro etico, produttivo e sostenibile”.
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