Salario minimo, Sbarra: “E’ la risposta sbagliata al lavoro povero”
(Adnkronos/Labitalia) – Il salario minimo “secondo noi non è la risposta al lavoro povero. Il lavoro povero lo combattiamo e lo contrastiamo facendo lavorare di più giovani e donne, intrappolati in part-time involontario, in stage, in tirocini extracurriculari, nelle false partite iva, nelle coop spurie e nell’esperienza del praticantato. Il salario minimo rischia di essere la risposta sbagliata perchè schiaccia verso il basso retribuzioni medio basse”. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, in un video messaggio inviato al Festival del Lavoro in corso a Bologna.
“La direttiva Ue fa un espresso invito ai Paesi membri ad alzare il salario quando c’è meno dell’80% di copertura contrattuale. L’italia invece vanta un patrimonio di relazioni sindacali che va ben oltre il 90%”, ha concluso.
“Dobbiamo rilanciare il confronto con il governo mettendo al centro il tema di una nuova politica dei redditi. Significa rafforzare il decreto aiuti, prorogare il bonus dei 200 euro per quanti hanno redditi sotto i 35mila euro l’anno. E bisogna rendere strutturale lo sconto in bolletta per le fasce deboli, rendere permanente il taglio delle accise sul costo del carburante, dobbiamo tenere sotto controllo prezzi e tariffe. E bisogna fare una grande operazione di riduzione della tassazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, defiscalizzare i frutti della contrattazione, rinnovare i contratti nel pubblico e privato”.
“Riprendere il confronto con il governo e con il sistema delle imprese significa ridare fiato a una nuova impostazione che tuteli e salvaguardi il potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni”, ha concluso.
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