Salario minimo, Tridico: “Contrattazione e legge possono andare insieme”
Bologna, 24 giu. (Adnkronos/Labitalia) – Sul salario minimo “io trovo legittimo la posizione di quelli che dicono che la soluzione possa essere trovata nel rafforzamento della contrattazione collettiva. Così come trovo legittimo chi d’altra parte dice che c’è bisogno del salario minimo legale. Le due cose secondo vanno insieme, possono andare insieme, bisogna trovare la migliore formula possibile e questo è espressione ovviamente della politica”. Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, il presidente Inps, Pasquale Tridico, arrivando al Festival del Lavoro a Bologna.
“Io penso che ormai tutti abbiano compreso, visti i dati, l’importanza della questione salariale nel nostro Paese. E cioè che ci siano salari troppo bassi, colpiti anche all’inflazione crescente. In realtà la direttiva dell’Ue sul salario minimo pone le basi per cercare di aprire un dibattito e porre una soluzione” ha continuato.
Il Pnrr “è l’occasione per sistemare qualcosa che da 20-25 anni non riusciamo a fare, e cioè le politiche attive. Noi oggi abbiamo scoperto con il reddito di cittadinanza che le politiche attive non funzionano. L’abbiamo scoperto con mano perchè effettivamente quella parte del reddito non funziona. C’è l’opportunità con gli investimenti del Pnrr, ci sono 5 miliardi in quella partita per le politiche attive, per rafforzare quel sistema” ha, poi, detto il presidente Inps, Pasquale Tridico, parlando dal palco del Festival del lavoro a Bologna.
Tridico ha comunque ricordato che “le politiche attive non creano lavoro, per quello servono gli investimenti ma anche qui il Pnrr è un volano, ed è importante utilizzarlo al meglio”.
“Con la pandemia si è intrapresa la strada dell’universalizzazione, con la decisione del governo, attraverso una sorta di universalismo differenziato, di cassa integrazione a tutte le aziende, in tutte le sue fasi. E questo significa avere una copertura nelle crisi anche più divese come quelle da guerra, da Covid, da crisi energetica. E questo vuol dire avere una continuità reddituale e previdenziale in un mercato del lavoro che è diventato molto frammentato”. Così il presidente dell’Inps, sottolineando che i consulenti del lavoro, organizzatori dell’evento, “lavorano e collaborano con noi per garantire servizi migliori ad aziende e a lavoratori”.
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