Roma, 20 dic. (Labitalia) – “Quale presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, categoria professionale che assiste circa 10 milioni di lavoratori dipendenti e autonomi del settore privato, sono a segnalare all’attenzione sua e dei suoi uffici le criticità scaturenti dalla prossima entrata in vigore delle nuove norme regolanti il lavoro sportivo, di cui al D.lgs n. 36/2021, come modificato dal D.lgs n. 163/2022”. E’ quanto scrive il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, in una lettera inviata al ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
“Di fatto, le previsioni di questa novella normativa sono in totale contrasto con le disposizioni generali che disciplinano la tenuta del Libro Unico del Lavoro (Lul) e dei connessi adempimenti previdenziali, che sono regolati con riserva dalla legge 11 gennaio 1979, n. 12 (Norme per l’ordinamento della professione di consulente del lavoro). Peraltro, anche alcune informazioni in materia presenti sul sito di Sport e Salute spa (https://registro.sportesalute.eu/home/faq/) contrastano con la citata normativa”, sottolinea ancora De Luca.
“Pertanto, per gli esposti motivi e, in attesa dell’emanazione del decreto interministeriale previsto dalla normativa citata, sono a richiederLe il differimento dell’attuale termine (01/01/2023) per l’entrata in vigore delle richiamate disposizioni, almeno fino al completamento del quadro regolatorio. Inoltre, siamo a richiederLe l’apertura di un tavolo tecnico in materia, per il quale, fin da subito, offriamo la nostra piena collaborazione istituzionale”, conclude De Luca.
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