Superbonus: Competere.Eu, edilizia a rischio, verificare idoneità aziende con attestato Soa
Roma, 15 feb. (Labitalia) – “Lo strumento per far ripartire il superbonus del 110% e verificare l’idoneità delle aziende esiste ed è l’attestato Soa. C’è un errore concettuale legato allo strumento. I lavori fatti con il superbonus sono a tutti gli effetti lavori pubblici anche se svolti da privati. Per evitare le frodi non si deve bloccare lo strumento o renderlo più complesso. Basta usare esattamente le stesse regole degli appalti pubblici”. Lo dichiarano il segretario generale di Competere.Eu Roberto Race e Giuseppe Arleo, responsabile dell’Osservatorio Next Generation del think tank.
“Come sottolineato dalle associazioni di categoria a partire da Ance e Confindustria – continuano Race ed Arleo – il settore dell’edilizia rischia di bloccarsi. Per uscire da questo pantano la certificazione Soa da anche un vantaggio: le società che rilasciano l’attestazione sono vigilate dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Il riconoscimento dell’attestato è necessario per la partecipazione alle gare pubbliche per importi superiori ai 150 mila euro e passa attraverso una serie di verifiche legate a: 1) requisiti economici e tecnici; 2) regolarità contributiva e fiscale delle società; 3) controllo casellari giudiziari integrali dei soci e delle figure apicali delle aziende”.
“L’attività svolta dalle Soa – spiegano -rappresenta un unicum nel mondo delle aziende dei servizi: sono aziende private che svolgono funzione pubblica e si sostituiscono allo Stato nel ruolo di presidio e controllo della legalità delle imprese che operano nel mercato degli appalti pubblici”.
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