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Toscana: Selezione oli 2022, le 52 eccellenze della produzione olearia della regione

26 Maggio 2022

Firenze, 26 mag. (Labitalia) – E’ tornato in presenza l’evento annuale dedicato alla Selezione degli oli extravergine di oliva Dop e Igp della Toscana. La storica iniziativa promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, ha visto la partecipazione di tutte le 44 aziende produttrici dei 52 oli selezionati, eccellenza della produzione olearia regionale. Sul palco del Cinema La Compagnia di Firenze, ieri, con il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, il presidente di PromoFirenze Massimo Manetti, Tiziana Sarnari di Imea – Direzione servizi per lo sviluppo, Laura Mazzanti responsabile tecnico del laboratorio Analytical srl incaricato per la Selezione, Alessandro Parenti capo panel e docente universitario in rappresentanza degli assaggiatori che hanno partecipato alle Commissioni regionali della Selezione. Ospite speciale dell’evento: Carlo Conti che ha ricevuto il riconoscimento di Ambasciatore degli oli extravergine di oliva Dop e Igp della Toscana.

“Il nostro obiettivo – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – è portare l’olio evo allo stesso livello di conoscenza e apprezzamento che esiste per il vino. La Toscana già premia tecniche innovative di estrazione rispettose del prodotto, premia la biodiversità, la tradizione, il miglioramento della redditività delle aziende, il mantenimento del paesaggio olivicolo oltre che la crescita professionale degli olivicoltori. Così, insieme, vogliamo dare vita a una vera e propria rivoluzione dell’olio, con protagonisti i produttori, artefici di una storia che fa parte del nostro dna. Noi saremo a loro fianco per proteggere e promuovere al meglio uno dei simboli più forti e più identitari della Toscana”.

“La selezione oli toscani ­- ha detto la vicepresidente della Regione e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – è una grande occasione per stimolare l’impegno delle nostre imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto che già è un’eccellenza e di premiarle favorendo la conoscenza dei loro oli attraverso azioni promozionali economiche e di immagine. L’olio toscano deve diventare un attrattore come il vino toscano e la selezione è uno degli strumenti più validi che ci sostengono in questo percorso”.

“Il racconto delle eccellenze agroalimentari – ha detto Francesco Palumbo, direttore della Fondazione Sistema Toscana – è da sempre stato al centro dell’attenzione di Fondazione Sistema Toscana attraverso la sua testata giornalistica, intoscana.it e più di recente grazie a format innovativi come ‘Toscana Bella e Buona’ e ‘Storie di Moderni Contadini’. Aggiungo che la nostra Fondazione supporta la comunicazione degli eventi regionali Buywine e Buyfood, oltre a curare sito e social di Vetrina Toscana. Da qualche anno si è aggiunta la promozione della Selezione degli Oli, evento che sta crescendo di pari passo con l’interesse dei turisti per il tema dell’oleoturismo, lo vediamo dall’apprezzamento delle offerte e dei contenuti sul tema pubblicati su Visittuscany.com, il sito della destinazione Toscana gestito sempre da Fst”.

“L’olio d’oliva di qualità – ha detto Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze – appartiene a quel paniere di eccellenze toscane che il mondo ci invidia. I 383 frantoi attivi nella regione, di cui 82 nel territorio della città metropolitana di Firenze, hanno prodotto nel 2021 oltre 11mila tonnellate di olio con un livello qualitativo sempre molto elevato: una qualità garantita anche dalle 5 Dop e Igp toscane, che da sole rappresentano il 25% della produzione certificata nazionale. Grazie a questa qualità, il consumatore che acquista un olio certificato ha la consapevolezza di comprare una prodotto straordinario che racconta un territorio, il cui prezzo però non è ancora adeguato alla fatica e ai costi per produrlo”.

I vari interventi hanno raccontato dell’ottima annata in termini qualitativi, accompagnata però da una forte riduzione della produzione, dovuta alle penalizzanti condizioni climatiche della campagna olearia 2021-2022. La Toscana vede 90 mila ettari di oliveti, di cui 16mila di superficie biologica, con oltre 15 milioni di piante e 80 varietà di olivo autoctono, un patrimonio genetico unico, legato profondamente al territorio. Tra le varietà più diffuse troviamo: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino. Occupate nel settore 32.700 imprese e 393 i frantoi attivi. Nel 2021 sono state prodotte 11 mila tonnellate, -45% rispetto all’anno precedente.

Dai dati elaborati da Ismea emerge che la Toscana è la Regione che meglio ha interpretato le indicazioni geografiche, Ig, nel settore olivicolo. A differenza di altre, infatti, ha una quota di prodotto Ig sulla produzione totale che oscilla tra il 13% e il 28%, quando la media nazionale si attesta tra il 2% e il 7%. Il panorama delle Ig toscane conta 4 Dop: Chianti Classico, Lucca, Seggiano e Terre di Siena e 1 Igp: Toscano. La produzione certificata Ig regionale nel 2021 è tornata sulla soglia dei 3 mila tonnellate. L’Igp Toscano rappresenta circa il 95%, segue a molta distanza il Chianti Classico con una quota del 4% e a seguire le altre 3 Dop. Nel 2020 il valore della produzione dell’olio Ig della Toscana si era assestato a quota 25,4 milioni di euro, ben il 36% dei 71 milioni nazionali. Sulla scia del successo dell’Igp Toscano altre regioni hanno visto riconosciuta l’Igp regionale per dare maggior impulso al settore. La Sicilia prima, poi Puglia, Calabria, Basilicata, Marche hanno scelto il riconoscimento regionale.

La leadership della Toscana si consolida anche nell’export degli oli Ig. In volume le produzioni toscane raggiungono punte del 50% del totale nazionale mentre in valore la quota supera il 60%. Dell’intero fatturato all’export degli oli Ig della Toscana, oltre il 75% viene realizzato fuori dai confini della Ue. L’olio di qualità è un patrimonio che può aver importanti risvolti turistici. Proprio pochi giorni fa, infatti, è stata approvata dal Consiglio regionale la legge sull’oleoturismo, una norma alla quale la Regione e in particolare l’assessorato all’Agroalimentare, ha lavorato molto negli ultimi mesi per aiutare le imprese agricole a sviluppare tutte quelle attività legate al turismo rurale che possono rappresentare una marcia in più per l’agricoltura toscana e lanciare l’oleoturismo sui percorsi di promozione che si merita.

Durante la mattinata sono state premiate le menzioni speciali “Selezione Origine”, “Selezione Bio”, “Selezione Monovarietale”, “Selezione Biofenoli”, a cui quest’anno si è aggiunta la “Selezione Packaging”. Infine, è stato assegnato il riconoscimento al “Migliore olio” per ciascuna Dop e Igp, scelto in una rosa di almeno tre oli (vedi tabella allegata). Grosseto, Firenze e Siena le provincie con le aziende più premiate. La selezione degli oli nasce con l’obiettivo di evidenziare i migliori oli Dop e IGP della Toscana, allo scopo di sostenere e far crescere in Italia e all’estero, attraverso azioni promozionali economiche e di immagine, anche con iniziative plurisettoriali, il comparto olivo-oleicolo regionale, e allo stesso tempo per diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità certificata, stimolando lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto. In occasione dell’evento è stato presentato il Catalogo della Selezione 2022, redatto sia in lingua italiana sia inglese, pubblicato anche on line sul sito della Regione Toscana; raccoglie le schede descrittive di tutti gli oli selezionati e rappresenta un valido strumento di valorizzazione per le aziende produttrici.

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