Turismo: al via la destination management organization dell’Etruria meridionale
Roma, 28 gen. (Labitalia) – Una rete di 12 Comuni e 31 soggetti privati creata per promuovere con una collaborazione sistematica e continua il turismo dell’Etruria meridionale. La neo costituita Associazione Dmo Etruskey, tra i progetti vincitori del bando della Regione Lazio “Interventi a sostegno delle Destinazioni Turistiche del Lazio”, nasce con l’obiettivo di far crescere e conoscere l’area composta da Litorale Laziale, Tuscia e Maremma Laziale, sviluppando un turismo integrato di qualità, in un’area che ha come denominatore comune l’identità eredità dalle origini etrusche.
All’interno di questa sinergia il mare è appannaggio della Rete di Imprese “I Borghi Marinari di Roma”, realtà che aderisce al sistema turistico Federbalneari Litorale Nord e associa 78 aziende turistiche -dagli alberghi agli stabilimenti balneari passando per i campeggi – di sei Comuni costieri del Lazio (Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli).
“I 100 chilometri di costa che vanno da Ladispoli a Montalto – spiega Marco Maurelli, Presidente della rete “I Borghi Marinari di Roma” – hanno un potenziale di bellezza, tra mare, paesaggio, storia, arte, cultura, tradizione enogastronomica, che è un dovere valorizzare e far conoscere. Parliamo di 8000 posti letto disponibili nel comparto ricettivo e un territorio vasto e importante, destinazione della domanda turistica programmata e del crocierismo internazionale della nostra Regione, a partire dall’hub del Porto di Civitavecchia”.
“Dobbiamo attrarre in questi territori, troppo spesso misconosciuti ed esclusi dalle rotte più in voga, un turismo di qualità, nazionale e internazionale. È questo l’obiettivo della rete e del progetto Dmo Etruskey, con l’impegno di dedicare le proprie attenzioni al tema della ricettività e del turismo ricreativo con l’avvio di un grande piano di promozione e valorizzazione dell’offerta turistica integrata del nostro territorio, con il mare al centro”, aggiunge Maurelli.
“Mancava per questi territori – sottolinea Maurelli – una Destination Management Organization e dunque una strategia adeguata e una gestione coordinata di tutti i molti tasselli che costituiscono la promozione turistica. Solo mettendo a sistema tutte le componenti della ricca offerta di questa parte di Italia potremo valorizzarne appieno il potenziale. Con tutte le ricadute economiche e di sviluppo del territorio che ne conseguono”.
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