Turismo: ‘Cammini Aperti’, da Nord a Sud due giornate slow alla scoperta dell’Italia
Roma, 15 mar. (Labitalia) – Si chiama ‘Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano’ il progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni italiane facente parte del Piano di promozione nazionale 2022 del ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. È ‘Cammini Aperti’ che, ideato dalla Regione Umbria in qualità di capofila per il turismo slow, si pone l’obiettivo di essere il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri/itinerari, promuovendo i valori dell’accessibilità. Si terrà il 13 e 14 aprile: 42 i cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, con oltre 2.000 partecipanti, previa iscrizione sul portale dedicato. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello e avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km.
A essere coinvolti in ‘Cammini Aperti’ anche due importanti partner, il Cai-Club Alpino Italiano e Fish-Federazione italiana superamento handicap. Il Cai, ente pubblico vigilato dal ministero del Turismo, ha lavorato selezionando 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi, di lunghezza variabile, sui quali portare persone con difficoltà motoria mediante l’impiego di Joilette e/o carrozzine. Inoltre, su tutti e 42 cammini darà informazioni, distribuendo un vademecum, per incentivare la pratica responsabile dell’outdoor.
Fish, invece, si impegnerà attivamente per garantire l’accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. A tal proposito, verrà redatto un documento con linee guida per tutte le realtà del terzo settore e le regioni per una fruizione il più possibile reale. Un weekend, dunque, per camminare il più serenamente possibile ma anche per scoprire le bellezze della nostra Italia, tra angoli impregnati di storia e arte, spiritualità e meravigliosa natura. Un viaggio che si articola dal Centro, al Nord al Sud, isole comprese, senza sosta ma a passo lento, anche con momenti di intrattenimento e degustazioni enogastronomiche.
Al Centro si incomincierà a muovere i primi passi, magari recandosi in Abruzzo per percorrere il ‘Cammino dei Briganti’ proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il pittoresco borgo di Valdevarri di Sante Marie, recentemente abbellito da due murales dall’artista Graziella Gagliardi e lasciarsi travolgere dalla musica folkloristica degli organetti e dalla bontà delle pallotte cacio e ova. Per chi invece è alla ricerca di ‘spiritualità’ è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il Centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosicché l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare ‘Cammini Aperti’ sul Cammino di Francesco da Rimini a La Verna e sulla Via di Francesco.
In Toscana si va nel cuore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. ‘Il cuore verde d’Italia’, invece, in prossimità di Assisi, tira fuori tutta la bellezza dei paesaggi della vallata abbinata a un luogo impregnato di religiosità quale l’Eremo delle Carceri, collocato sul Monte Subasio. La bassa Umbria invece sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae.
Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il ‘Cammino di San Benedetto’ arrivando a visitare anche i suggestivi Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Pare che qui arrivò il Santo proveniente da Norcia. E sempre parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.
Scendendo lungo lo Stivale, si giunge al Sud. In Molise si va sul ‘Cammino dell’Acqua’, un connubio perfetto tra paesaggio naturale e culturale, in cui si snoda il ‘Regio Tratturo’, il più lungo e importante d’Italia. La Puglia è protagonista con Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali.
In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione oppure per chi è a ‘caccia di natura’ la Via Lucana che porta a conoscere Moglionico – considerato ‘borgo più bello d’Italia’ – e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi Wwf, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica.
In Sicilia ‘Cammini Aperti’ darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolita e inedita della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.
Anche andando su al Nord non c’è che l’imbarazzo della scelta, in entrambe le giornate. In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di San’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversano anche alcuni parchi della città.
In Liguria invece grande attenzione per il paesaggio: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield. Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bart, oggi polo culturalmente attivo.
Il viaggio di ‘Cammini Aperti’ non si interrompe neppure a Est. In Friuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci. In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romeo Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di ‘unicità’ il Veneto da valore al ‘Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’ circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.
‘Scopri l’Italia che non Sapevi’ è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con Enit.
Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub.
A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania si occupano così rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo, il tutto per enfatizzare ulteriormente il progetto e così anche il prodotto Italia.
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