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Turismo: Relais & Chateaux pubblica il primo report di sostenibilità

10 Gennaio 2023

Roma, 10 gen. (Adnkronos/Labitalia) – Relais & Châteaux presenta un ambizioso piano d’azione per lo sviluppo sostenibile e pubblica il suo primo rapporto che analizza l’impatto ambientale, sociale e societario dell’associazione, fissando 15 obiettivi concreti per il 2025 e il 2030. Il Report di sostenibilità ‘Alla ricerca di un’ospitalità in armonia con la natura’ (su dati 2021) si propone di misurare, condividere e accelerare i progressi di Relais & Châteaux e dei suoi chef, albergatori e ristoratori, e di evidenziare il contributo positivo che il settore dell’ospitalità può dare all’ambiente, alla diversità e alle comunità ed economie locali.

Come associazione globale di hotel e ristoranti indipendenti, Relais & Châteaux ha un impegno di lungo corso in materia di sviluppo sostenibile. Già nel 2014 l’associazione, che non ha scopo di lucro, ha presentato all’Unesco il suo ‘Manifesto per un mondo migliore’ con 20 impegni per “preservare la diversità delle cucine e dell’ospitalità, condividere la nostra passione per tutto ciò che è buono e bello e lavorare insieme per creare un mondo più umano”.

Dal 2015 Relais & Châteaux monitora i progressi dei suoi associati in materia di acquisti responsabili, protezione della biodiversità, certificazione ambientale, politiche sociali e conservazione del patrimonio culturale e locale grazie alla sua piattaforma interna Moving Forward. Inoltre, grazie alla partnership con Ethic Ocean dal 2009, coinvolge regolarmente i suoi associati in iniziative a favore dell’ambiente come la Giornata mondiale degli Oceani e Food for Change, celebrati ogni anno dal 2016. 

“Consapevole dell’impatto sociale e ambientale del settore dell’ospitalità e testimone delle conseguenze del cambiamento climatico, oggi Relais & Châteaux – si legge in una nota – compie un importante passo avanti rinnovando l’invito agli associati ad impegnarsi e agire collettivamente attraverso tre azioni concrete: l’adozione di un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, basato su 3 pilastri fondamentali e 15 obiettivi ambiziosi da qui al 2025 e al 2030; l’implementazione di un sistema di reporting completo e internazionale basato su 60 indicatori, con una propria metodologia e destinato a essere ripetuto ogni anno; la pubblicazione del suo primo Report di sostenibilità”. 

Due società di consulenza, Solinnen e Alice Audouin Consulting, hanno accompagnato Relais & Châteaux in questo percorso di sviluppo sostenibile. La protezione dell’ambiente è un asse fondamentale del piano d’azione dell’associazione, con un’attenzione particolare ai temi del riscaldamento globale, del consumo di acqua, della biodiversità e dell’inquinamento causato dall’uso di plastica. Un’altra priorità è la cucina sostenibile e il controllo dell’intero ciclo di vita del piatto, privilegiando i fornitori e le filiere locali e la conservazione del patrimonio culinario.

Infine, in termini di empowerment sociale e societario, l’associazione pone l’accento sulla parità di genere, la diversità e le condizioni di lavoro dei dipendenti, ma anche sul ‘geoturismo’ e il coinvolgimento della comunità locale in favore dell’ambiente al quale ciascuna dimora è fortemente legata dal punto di vista geografico e naturale, ma anche storico ed economico.

L’associazione ha definito intorno ai tre pilastri quindici obiettivi chiave per il 2025 e il 2030. Alcuni associati li hanno già raggiunti e Relais & Châteaux è certa che molti altri seguiranno il loro esempio, perché eccellenza e performance sono essenziali per le dimore che hanno standard molto elevati. Tra gli impegni assunti, innanzitutto, per il clima, l’associazione mette la decarbonizzazione al centro del suo piano d’azione, incoraggiando le dimore a monitorare la propria impronta di carbonio: entro il 2025 il 50% degli associati misurerà le proprie emissioni di gas serra, contro il 12% che lo ha già fatto nel 2021. La lotta al riscaldamento globale è un tema così sentito che Relais & Châteaux ha fissato un obiettivo molto ambizioso come la riduzione del consumo energetico del -40% entro il 2030.

Alcuni associati sono già pionieri in materia di neutralità carbonica e sono in grado di compensare anche gli spostamenti dei loro ospiti: Awasi Patagonia (Cile), Awasi Atacama (Cile), Awasi Iguazú (Argentina), Eolo-Patagonia’s Spirit (Argentina) e Nayara Springs (Costa Rica). Tra i parametri monitorati c’è anche l’approvvigionamento responsabile, un tema che tocca tutti i servizi passando dai prodotti per la pulizia agli arredi; è un ambito nel quale eccelle il Bellevue Hotel & Spa (Cogne), che per la propria Spa sceglie solo prodotti locali e biologici, rimedi a base di erbe e preparati ottenuti con acqua e fango del ghiacciaio mescolati con miele, latte e vino locali.

Un’attenzione presente anche in cucina: la cultura dei prodotti locali e biologici è già una realtà per l’associazione e il 30% dei ristoranti serve già verdure biologiche, di stagione e coltivate in loco: una percentuale che Relais & Châteaux vuole incrementare al 50% entro il 2025. In Italia, ad esempio, il ristorante Dal Pescatore Santini (3 stelle Michelin a Canneto sull’Oglio) è un pioniere in materia. La sua azienda agricola, avviata nel 2020 in piena pandemia su un terreno precedentemente coltivato in modo intensivo, utilizza esclusivamente metodi di agricoltura rigenerativa: un approccio che apporta benefici al suolo e alla biodiversità locale, e contribuisce attivamente al sequestro di carbonio dall’atmosfera.

L’impegno è anche sul fronte della parità di genere: il 42% delle dieci figure più pagate da ciascuna dimora è donna. Sebbene si tratti di un risultato già molto incoraggiante, l’associazione punta ad una vera parità, il 50%, entro il 2030. Anche l’inclusione sociale è un tema caro all’associazione, e nelle dimore di traduce in progetti concreti come l’Orto & Aia Felice dell’Hotel Borgo San Felice (Castelnuovo Berardenga), il programma della Fondazione Allianz Umana Mente che offre un’opportunità di impiego a giovani con disabilità e in condizioni svantaggiate.

Il primo Report sulla sostenibilità ‘Alla ricerca di un’ospitalità in armonia con la natura’ fornisce un’istantanea completa delle pratiche di sviluppo sostenibile degli associati e copre numerosi ambiti come la gestione delle risorse naturali, la tutela ambientale, la cultura gastronomica e la responsabilità sociale. Il Report condivide in modo trasparente i risultati di un ampio processo di rendicontazione condotto con la collaborazione di 283 dimore associate (circa il 50%) su oltre 60 indicatori, con dati riferiti al 2021. Inoltre, misura il contributo dei suoi associati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sdgs – United Nations Sustainable Development Goals), evidenziando in particolare un impatto significativo su sei di questi: il consumo e la produzione responsabili (Sdg 12), le azioni per il clima (Sdg 13), la vita sottomarina (Sdg 14) e sulla terra (Sdg 15), la parità di genere (Sdg 5) e la riduzione delle disuguaglianze (Sdg 10).

L’indagine sarà ricondotta su base annuale, per misurare e riferire i progressi anno dopo anno: uno sforzo indispensabile per dare il necessario impulso al raggiungimento degli obiettivi definiti e per aiutare in modo efficace il numero più alto possibile di dimore ad affrontare le grandi sfide del 21° secolo.

Lars Seifert, Chief Communications & Sustainability Officer di Relais & Châteaux, ha dichiarato: “Relais & Châteaux è un’associazione di appassionati albergatori e ristoratori indipendenti, ed è facendo affidamento sulla loro creatività e flessibilità come imprenditori che progrediremo più rapidamente verso gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati. Insieme possiamo dimostrare che l’ospitalità, i viaggi, l’esplorazione e la passione per la diversità delle culture del mondo possono essere una forza di cambiamento per il bene comune”.

Il piano d’azione per lo sviluppo sostenibile è frutto dell’opera ambiziosa e visionaria del presidente uscente di Relais & Châteaux Philippe Gombert (Château de la Treyne, Dordogna) e del suo vicepresidente Olivier Roellinger (Les Maisons de Bricourt, Bretagna), che hanno dato il via a questo ambizioso progetto. “Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti finora, ma rimaniamo umili e attenti: siamo a un punto critico per la salute della terra e dei suoi abitanti, nessuno può compiacersi del proprio contributo per proteggere e rigenerare il nostro pianeta”, commenta Philippe Gombert. “Siamo ambiziosi e vogliamo rivoluzionare il settore dell’ospitalità. I nostri obiettivi sono una risposta chiara e concreta a quella che ad oggi è la minaccia più temibile per l’umanità: il cambiamento climatico. Siamo l’unica associazione nel settore dell’ospitalità che agisce su questo livello”, conclude Olivier Roellinger.

Una missione chiara che i loro successori Laurent Gardinier (Domaine Les Crayères, Reims e ristorante Le Taillevent, 2 stelle Michelin a Parigi) e Mauro Colagreco (Ristorante Mirazur, 3 stelle Michelin a Mentone), in carica dal 1° gennaio 2023, intendono onorare, fare propria e portare ad un livello ancora più alto.

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