Tutor Consulting: è bene che CSP, CPE e responsabile dei lavori siano rappresentati da un’unica persona
(Adnkronos) – Nei cantieri ci sono ancora troppi incidenti ed infortuni. Per garantire la sicurezza dei lavoratori occorre rivolgersi a consulenti competenti, sempre presenti e in grado di rapportarsi con gli organi di vigilanza
Torino, 15 maggio 2023. In Italia l’edilizia dà lavoro a oltre 1,3 milioni di addetti e contribuisce al 9,6% del Pil nazionale; grazie alla ripresa post pandemia e agli incentivi fiscali è un settore in crescita ma questo sviluppo è accompagnato, secondo i dati dell’Inail, dall’incremento di incidenti (+17,7%) e delle patologie denunciate (+28,2%). Circa il 30% degli infortuni mortali si è verificato nel settore delle costruzioni. “Purtroppo questi dati sono reali – afferma l’ingegnere Ottone Lambiase della Tutor Consulting, società di consulenza che opera in tutta Italia – nei cantieri c’è un alto rischio di infortuni legato ad attività in movimento che comportano uno sforzo fisico non indifferente e vengono eseguite in ambienti poco agevoli e talvolta in condizioni climatiche avverse. Ovviamente le conseguenze sono drammatiche, in prima istanza per la salute e la sicurezza dei lavoratori ma anche per i danni economici e di immagine che subisce un’azienda. E, in caso di incidenti, i committenti possono subire pesanti conseguenze amministrative e penali”.
Per prevenire incidenti e garantire la sicurezza sul lavoro è necessaria la presenza di alcune figure strategiche quali quelle del Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (che ha il compito di coordinare le imprese esecutrici impegnate nei lavori e di salvaguardare la sicurezza dei lavoratori durante la progettazione dell’opera), del Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (che si occupa di supervisionare e coordinare la realizzazione dell’opera) e il Responsabile dei lavori, ossia la figura incaricata dal committente per occuparsi, in sua vece, di aspetti tecnici-professionali inerenti la sicurezza in cantiere e che si interfaccia con gli organi di vigilanza.
Ognuna di queste figure deve avere una specifica formazione ma tutti e tre i ruoli possono essere assolti da un’unica persona, preparata e competente. “Il vantaggio per il committente – spiega Ottone Lambiase – è evidente dal punto di vista economico ma soprattutto per quanto riguarda la semplificazione dei rapporti tra le aziende coinvolte e i diversi organi di vigilanza, come l’Inail, l’Ispettorato del Lavoro o i vigili del fuoco L’importante è che il consulente scelto non sia solo di facciata ma ogni giorno sia presente in cantiere e si occupi di persona di coordinare le azioni necessarie per garantire la sicurezza. Non deve essere visto come un limite ma come una vera e propria opportunità e risorsa”.
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