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Ucraina, Assoclima: “Draghi su condizionatori? non un attacco a settore, solo battuta”

11 Aprile 2022

Roma, 11 apr. (Labitalia) – “Draghi sui condizionatori? Non l’abbiamo preso assolutamente come un attacco al nostro settore ma come una provocazione, una battuta per far capire subito, in modo immediato, un concetto utile, quello della pace, in un momento in cui si deve fronteggiare un aumento dei costi dell’energia, un’esigenza di diversificare le fonti energetiche e incentivare le rinnovabili”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Federico Musazzi, segretario generale di Assoclima, l’Associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione federata ad Anima Confindustria Meccanica Varia, sull’intervento del premier nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Per Musazzi “in questo momento c’è tanta domanda nel nostro settore, quello dei sistemi di climatizzazione, spinta anche dai vari bonus e dalla cessione del credito. Il problema sta nell’offerta, con le nostre aziende che hanno difficoltà a reperire la componentistica, i materiali, e fanno fatica a stare dietro alla domanda e in più si è aggiunto il caro-energia, che colpisce trasversalmente tutti i settori e quindi anche il nostro, a complicare la situazione”, spiega ancora.

E il segretario generale di Assoclima sottolinea che “il caro-bollette sta colpendo tutti i settori e quindi anche il nostro. Di certo, il governo con il dl bollette ha fissato bene l’obiettivo, è sicuramente un intervento positivo ma non sarà sufficiente, è solo un primo tentativo”.

E per Assoclima “in Italia abbiamo circa 19-20 milioni di apparecchi di condizionamento e riscaldamento, e buona parte di essi è di vecchio stampo. Non si può arrivare a un riqualificazione di un parco di questa ampiezza nel giro di poco tempo, serve una stabilità normativa in termini di incentivi per raggiungere questo obiettivo. L’industria e le tecnologie in Italia invece non mancano”, sottolinea Musazzi.

E sugli incentivi aggiunge ancora che sul superbonus 110% “adesso abbiamo una prospettiva pluriennale ed è una cosa positiva. Adesso stiamo lavorando insieme alla filiera per cambiare la dead line del 30 giugno per lo stato di avanzamento dei lavori per le abitazioni unifamiliari, per cercare di spostarla a fine anno. Ma quello che in questo momento sta spingendo davvero per il nostro settore più che il 110% è l cessione del credito e lo sconto in fattura su strumenti come l’ecobous e il bonus casa”, conclude Musazzi.

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