Valditara: “Più soldi agli insegnanti, mi batterò”
Roma, 19 apr. – (Adnkronos) – “Tre cose mi impegno a fare: rimettere al centro la scuola del dibattito pubblico italiano; avere una visione strategica, e non una riformetta qui e una là. Cercherò di battermi, pur in un contesto non facile, per far aumentare gli stipendi, mi batterò per far avere più soldi agli insegnanti magari usando i Pon o i fondi Pnrr. Perché questa è la vera grande battaglia”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenuto al seminario dello Snals-Confsal “Il Pnrr per l’Istruzione e la Ricerca:idee, progetti, processi, fatti, risultati. Il punto della situazione e prospettive”.
“Voglio una scuola serena. Non sono favorevole ad una scuola facile che deresponsabilizzi perché la vita reale e la società sono difficili. E se non abituiamo i ragazzi ad affrontare le responsabilità, a superare gli ostacoli e i problemi è difficile, perché la vita e il lavoro non fanno sconti a nessuno e tu devi abituarti a crescere a scuola. – ha sottolineato Valditara – Voglio una scuola serena, dove gli insegnanti entrano in classe serenamente . Ecco perché ci tengo tanto anche al rispetto della figura dell’insegnante, ecco perché i cellulari vanno lasciati nella borsa”.
“Si tratta semplicemente di rispetto – ha evidenziato con forza Valditara – Così come lo Stato che si costituisce parte civile. Tutte queste sono piccole cose ma devono restituire valore, dignità, autorevolezza agli insegnanti. Perché è ovvio che se si danno condizioni economiche più dignitose, l’insegnante capirà che non lo si sta stai sfruttando e entra il classe più sereno. Voglio ringraziare gli insegnanti perché pur con stipendi modesti, mediocri, stanno facendo una missione ma noi non possiamo sfruttare questa generosità. Dobbiamo avere il coraggio, la capacità di trovare risorse magari anche dal privato. Perché anche i privati possono e devono mobilitarsi perché la scuola è di tutti ed è per questo che penso ad una grande alleanza per la scuola italiana”.
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