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Vino: Edoardo Freddi International, 2021 si chiude con fatturato gestito di 65 mln euro

6 Maggio 2022

Roma, 6 mag. (Adnkronos/Labitalia) – Con 10 anni di storia alle spalle, la Edoardo Freddi International, prima azienda italiana di export management del settore vino, continua a crescere. Un trend positivo costante che non si arresta dal 2012, anno di nascita dell’azienda, ha portato a chiudere il 2021 con 65 milioni di euro di fatturato, per quanto concerne il gestito presso le aziende rappresentate, in crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Un vero e proprio ‘acceleratore di business’, che conta 28 milioni di bottiglie commercializzate e 40 cantine in partnership, rappresentate in esclusiva e acquisite in 5 anni di attività, tra cui San Leonardo, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, Tunella, Montevetrano, Capichera, Codice Citra, Broglia e Michele Satta.

Nell’ultimo mese il portfolio si è arricchito con l’arrivo di Feudi San Gregorio, cantina leader del Sud Italia, già presente in oltre 50 Paesi nel mondo, che con questo accordo potrà contare su Efi per lo sviluppo di canali e clienti, per cogliere opportunità anche nei mercati emergenti (Cina in primis) e nei canali a più forte crescita, consolidando le strategie commerciali.

Nonostante il 2021 sia stato un anno ancora incerto e di transizione, e a ulteriore dimostrazione della lungimiranza dell’azienda nell’intercettare e anticipare i trend che andranno a consolidarsi nel tempo, Edoardo Freddi International ha continuato a presidiare i mercati mantenendo una posizione di tutto rilievo. 90 sono infatti i Paesi del mondo in cui opera, con una distribuzione delle attività che riguarda l’Europa per il 40%, gli Stati Uniti e il Canada per il 30%, l’Asia per il 24%, l’Africa per il 3% e l’Oceania per il 3%. L’obiettivo di continuare a incrementare l’espansione dell’azienda sta proseguendo con l’apertura di nuovi mercati dal grande potenziale quale la Polonia. Il Vietnam è fra i mercati più fiorenti, mentre restano da guardare con maggiore attenzione i Paesi Baltici che stanno diventando sempre più interessanti, nonostante la congiuntura internazionale.

“La nostra realtà – afferma Edoardo Freddi, founder di Edoardo Freddi International – è cresciuta enormemente e gestiamo una percentuale significativa del vino italiano imbottigliato e venduto nel mondo. Il know-how maturato e consolidato in questi 10 anni ci consente di affiancare i nostri partner customizzando le strategie per valorizzare le eccellenze di ognuno: e dunque poter rispondere in modo puntuale alle esigenze di mercati sempre più in evoluzione. In questo scenario dobbiamo considerare anche la crisi generata dal conflitto russo-ucraino che ci ha portato ovviamente a riformulare le nostre strategie di business e che segnerà una battuta d’arresto nello sviluppo in questi mercati, dato l’impatto immediato sul nostro settore. Ma, nonostante tutto, continueremo a portare le nostre cantine nel mondo, valorizzandone l’eccellenza attraverso le loro grandi bottiglie”.

Per quanto riguarda l’HoReCa, è pari al 30% la quota commerciale sviluppata per il canale On-trade, ma la quota maggioritaria (65%) ricade su quello Off-trade (Gdo e retail), mentre assume sempre maggiore importanza l’online, che ad oggi rappresenta già ben oltre il 5% del totale. Le denominazioni che hanno performato meglio nell’ultimo anno sono state Prosecco, Primitivo di Manduria e Amarone della Valpolicella. Entro maggio Efi inaugurerà la nuova sede sempre a Castiglione delle Stiviere, spazi più che raddoppiati che, oltre agli uffici, includeranno anche una galleria espositiva delle bottiglie che l’azienda rappresenta, una cucina per fare le degustazioni e un negozio per la vendita dei prodotti.

Nonostante il periodo di grande difficoltà causato dalla pandemia, Efi non ha fatto a meno di nessun collaboratore e, a oggi, tra interni ed esterni, conta 35 persone nel team, per un’età media di 35 anni. Da inizio anno l’organico si è ampliato con l’arrivo di 4 figure commerciali, 5 export manager e un brand manager.Sulla base di questi presupposti, la Edoardo Freddi International punta anche per il 2022 a margini di crescita importanti, grazie alla solidità e alla mole del proprio business.

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