Welfare: Federmanager, no a interventi legislativi impropri sui fondi sanitari
Roma, 19 mar. (Labitalia) – Federmanager segue con attenzione i lavori parlamentari sul Ddl riguardante misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria ed esprime forte preoccupazione per alcuni interventi emendativi che interessano la materia dei fondi di sanità integrativa. Tali interventi, che fanno emergere una conoscenza lacunosa dei meccanismi di funzionamento del settore, si inseriscono nell’ambito di una disciplina normativa complessa e consolidata e minano la tenuta di sistema della sanità integrativa, che è pilastro essenziale del welfare, presidio per la salute dei cittadini e strada da percorre per garantire la futura sostenibilità di sistema.
Preoccupano, ad esempio, le misure che incidono sulla nuova modalità di calcolo della soglia delle prestazioni vincolate e, più in generale, un impianto normativo che tende a far ingerire pesantemente la dimensione pubblica nello spazio di operatività dei Fondi. “I fondi di assistenza sanitaria – afferma il presidente di Federmanager, Valter Quercioli – rappresentano modelli positivi di integrazione del privato rispetto alla tutela sanitaria pubblica garantita dal Ssn e devono essere maggiormente supportati e incentivati, non ostacolati nella loro operatività . Essi riducono sensibilmente il peso della spesa ‘out of pocket’, attenuano la pressione sulle strutture pubbliche attraverso una rete di strutture convenzionate consentendo un uso più efficiente delle risorse e contribuiscono a combattere l’evasione fiscale, assicurando rimborsi solo su documenti di spesa fiscalmente validi”.
Federmanager sottolinea inoltre come, nella regolazione di questa disciplina, sia importante garantire la convivenza tra i Fondi di assistenza sanitaria frutto della contrattazione collettiva nazionale e le forme di assistenza sanitaria integrativa derivanti da specifici accordi aziendali. “Siamo favorevoli – spiega il presidente Quercioli – alla definizione di un quadro normativo chiaro e coerente, valorizzando le iniziative che si basano sui valori della mutualità e della solidarietà intergenerazionale Proprio per questo riteniamo che la peculiare complessità della materia debba vedere coinvolte le organizzazioni istitutive dei Fondi in un ampio tavolo istituzionale di confronto, a cui prendano parte gli esperti del settore. Chiediamo al legislatore una pausa di riflessione. Non si può lasciare che l’ambito sanitario sia regolato con interventi disorganici e non consapevoli dei settori di intervento, perché la salute è il bene primario per eccellenza”.
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