25 aprile Monti, ‘sobrietà con grido allarme per comportamenti Usa’
Roma, 24 apr. (Adnkronos) – “Oggi la sobrietà si impone nel celebrare la Liberazione, secondo me, non perché sia stata richiesta dall’alto, ma perché nelle nostre coscienze quest’anno, per la prima volta, prevale una profonda preoccupazione se guardiamo al futuro. Sobrietà, quindi, ma con un grido di allarme. Ottant’anni fa e negli ottanta anni passati da allora, abbiamo sviluppato tutti, nel nostro Paese e credo in tutta Europa, una grandissima riconoscenza verso quel Paese che più di ogni altro ha contribuito, con il grande sacrificio dei suoi uomini -senza dimenticare l’essenziale apporto delle forze della Resistenza in Italia- a liberare l’Italia e l’Europa dal nazifascismo. Gli Stati Uniti, negli ottant’anni successivi, sono stati un punto di difesa e di riferimento assolutamente fondamentale per tutti noi, nell’alternanza anche a largo raggio delle posizioni politiche tra presidenti democratici e repubblicani, molto conservatori e molto progressisti. Per la prima volta, gli Stati Uniti da qualche mese creano rilevanti preoccupazioni: molti comportamenti sia sul piano interno, sia sul piano della prepotenza nei rapporti internazionali sono un segnale che credo dovrebbe preoccupare tutti noi grandemente”. Lo ha affermato il senatore a vita Mario Monti, intervenendo durante la commemorazione dell’80/mo anniversario della Liberazione.
“A me piacerebbe, riecheggiando quello che il Primo ministro del Canada diceva qualche settimana fa, che dall’Italia -ha aggiunto l’ex premier- prendesse il via, senza strutture e senza orpelli, la formazione di quella che chiamerei una lega delle democrazie liberali, perché ci sono molti Paesi che non fanno parte dell’Unione europea come il Canada, il Regno Unito, l’Australia, la Nuova Zelanda, che si sentono sperduti di fronte ai comportamenti attuali, che speriamo siano reversibili, dell’amministrazione americana. Noi dobbiamo fare di tutto perché, con l’Europa, quella parte del mondo che si riconosce ancora nella democrazia liberale abbia anche un filo di dialogo e di unione per far fronte a questa difficoltà”.
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