25 aprile: Romeo, ‘parliamo di resistenze perché sia patrimonio di tutto il Paese’
Roma, 24 apr. (Adnkronos) – “La Resistenza non fu fatta solo dai partigiani, ma anche dai civili, dalle donne, dagli ebrei, dai Carabinieri, dai militari che combatterono accanto agli alleati, dagli internati militari in Germania che preferirono restare nei lager piuttosto che andare a Salò. Ed è davvero vergognoso che oggi, anzi non oggi, ma da sempre durante le manifestazioni del 25 aprile la brigata ebraica divenga oggetto di bersagliamento da parte di chi della storia non ha capito niente, forse perché non l’ha mai studiata. Lo stesso presidente Mattarella ha ricordato che la qualifica di resistenti va estesa non solo ai partigiani, ma anche ai militari che rifiutarono di arruolarsi nelle brigate nere e a tutte le donne e gli uomini che per le ragioni più diverse rischiarono la vita per nascondere un ebreo, per aiutare un militare alleato o per sostenere chi combatteva in montagna o nelle città. Per queste ragioni sarebbe più opportuno e veritiero parlare di ‘resistenze’ durante la celebrazione del 25 aprile, proprio per ridare giusta visibilità e dignità a un vasto mondo, ideologicamente lontano da quello social-comunista, che però si è schierato contro il fascismo in difesa di tutte le libertà. Solo così potremo parlare del 25 aprile come patrimonio di tutto il Paese, come auspicato dal presidente Mattarella”. Lo ha affermato il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, intervenendo al Senato alla commemorazione dell’80/mo anniversario della Liberazione.
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