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**Almasri: relazione Giunta, ‘strategia ‘mancato intervento’ governo condivisa il 19 e 20/1’**

10 Settembre 2025

Roma, 10 set (Adnkronos) – “Pochi giorni dopo il rimpatrio di Almasri in Libia – e segnatamente il 28 gennaio 2025 – la Presidente del Consiglio Meloni ha annunciato pubblicamente di essere sottoposta a indagini con i Ministri Nordio e Piantedosi nonché col Sottosegretario Mantovano in relazione alla vicenda descritta”. E’ quanto si legge nella relazione della Giunta per le autorizzazioni della Camera relativa all’esame della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia Nordio, del ministro dell’Interno Piantedosi e del sottosegretario alla Presidenza Mantovano effettuata nella seduta do oggi da Federico Gianassi (Pd).

“In particolare, la Presidente del Consiglio, nel difendere la scelta del Governo, ha affermato che l’espulsione dell’Almasri è avvenuta per ragioni di sicurezza nazionale, come conseguenza della scelta autonoma della magistratura di disporre la scarcerazione dell’esponente libico, per quanto dalla successiva istruttoria del Tribunale dei Ministri emerga, come sopra detto, la strategia condivisa dai membri del Governo nelle riunioni del 19.1 e 20.1 sul “mancato intervento” del Ministero della Giustizia, condizione che ha determinato la liberazione dell’Almasri”, prosegue la relazione.

“Nella riunione di lunedì 20 gennaio, cui avrebbero partecipato partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio–Autorità delegata, il Ministro degli Esteri, il Ministro dell’Interno, con i rispettivi Capi di Gabinetto, il Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, il Direttore dell’AISE, il Direttore dell’AISI, il Capo della Polizia e il Direttore generale del DIS, e probabilmente anche il Ministro Nordio; si sarebbe in particolare trattato del tema della concorrente richiesta di estradizione da parte della Libia nonché della legittimità dell’arresto di Almasri d’iniziativa della polizia giudiziaria e quindi dei rapporti tra la disciplina contenuta nel codice di procedura penale in materia di estradizione (in particolare l’articolo 716) e la speciale normativa di attuazione del Trattato istitutivo della Corte penale internazionale contenuta nella legge n. 237 del 2012”, sottolinea la relazione.

(Adnkronos) – “Si sarebbe quindi convenuto di attendere l’esito della decisione Corte d’Appello senza un intervento del Ministero della Giustizia che, omettendo di intervenire, avrebbe determinato l’adozione di una decisione di scarcerazione e, all’esito di quella, di espellere poi Almasri ricorrendo al volo CAI già predisposto prima della decisione sulla scarcerazione”, prosegue la relazione.

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