**Bari: Verini, ‘stop a uso Antimafia per motivi elettoralistici, Emiliano ha chiarito’**
Roma, 24 mar. (Adnkronos) – “La commissione Antimafia ha il compito di contribuire alla lotta alle mafie e non può essere usata per motivi elettoralistici. Se la destra mina il corretto andamento di questo organismo si assume una grande responsabilità”. Lo dice all’Adnkronos Walter Verini, capogruppo del Pd in commissione Antimafia, replicando alle nuove prese di posizione di esponenti del centrodestra sulle vicende del Comune di Bari, anche alla luce delle dichiarazioni di ieri del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“Mi sembra che abbia abbondantemente chiarito il senso delle sue parole, peraltro pronunciate con qualche inesattezza come precisato dallo stesso Decaro -afferma l’esponente Dem- e sentir parlare di trattativa Pd-mafia mi sembra che sia oltre ogni strumentalizzazione. L’impegno di Emiliano contro la mafia da magistrato prima, poi da sindaco e ora da presidente della Regione è fuori discussione. Conosciamo il suo carattere passionale, ieri parlava davanti a migliaia di persone, strette intorno al loro sindaco per ribadire che non si può giocare con il destino della loro città, di fronte a episodi oggettivamente gravi come gli arresti di oltre cento persone”.
“Emiliano ha semplicemente ricordato in maniera colorita un episodio che lo vide protagonista, quando dopo operazioni contro la mafia condotte da magistrato volle appunto ribadire che l’aria era cambiata e che certi comportamenti non erano più tollerabili, a testimonianza di un impegno non smentibile contro la criminalità e il malaffare. Ora, se la destra vuole prendere spunto da una frase chiarita o acquisire documenti ripescando vicende archiviate, mi sembra la conferma di voler utilizzare la commissione Antimafia a fini propagandistici e se l’obiettivo è questo noi non ci stiamo”.
“La commissione Antimafia -ribadisce il capogruppo del Pd- ha diversi compiti, a partire dalla necessità di indagare come gli ingenti capitali provenienti dal narcotraffico, dall’usura, dal gioco d’azzardo, possano finire nell’economia legale, nelle criptovalute, nei sistemi di sicurezza informatici, nel welfare illegale, negli appalti del Pnrr. Senza dimenticare le questioni legate ai rapporti tra stragismo, mafia, pezzi di politica ancora vivi e vitali e settori della galassia neofascista”.
“E invece cosa fa la destra? Cerca di usare questo organismo come una clava per fini elettoralistici, scagliandosi contro il sindaco Decaro che vive sotto scorta, contro un’amministrazione che i vertici della Procura di Bari prima e pochi giorni fa don Luigi Ciotti hanno definito un presidio di legalità. È un tentativo iniziato quando il vicepresidente D’Attis, di Forza Italia, ha affermato che era necessario attenzionare il Comune di Bari, e poi insieme al viceministro Sisto ha chiesto al ministro Piantedosi di attivare la commissione d’accesso. Ecco, se l’obiettivo è usare la commissione Antimafia sommariamente contro gli avversari politici si tradiscono il suo ruolo e la sua funzione, se ne mina il corretto andamento e chi fa questo si assume una grande responsabilità, anche perchè non siamo disposti a tollerarlo”.
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