Brambilla (Deloitte & Touche): “E’ identità e favorisce coesione”
Roma, 25 nov. (Adnkronos) – “In un mondo in cui ci sono significative incertezze e in cui sta arrivando una tecnologia estremamente impattante”, ossia l’intelligenza artificiale, “la cultura è rilevante per quattro motivi. Innanzitutto, come dice l’Unesco, la cultura è identità. Questa crea a sua volta distintività e quindi competitività”, un concetto valido “anche nelle organizzazioni aziendali, in particolare in quelle come la nostra che sono basate sul capitale umano. In secondo luogo, la cultura favorisce la coesione, le relazioni umane e, dunque, anche l’efficienza in azienda”. Lo spiega Valeria Brambilla, amministratore delegato Deloitte & Touche S.p.A, alla presentazione della XV edizione del rapporto ‘Io sono cultura’ svoltasi a Roma.
Il report è stato realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro studi delle camere di commercio Guglielmo Tagliacarne e Deloitte con la collaborazione dell’Istituto per il credito sportivo e culturale, Fondazione Fitzcarraldo, Fornasetti e con il patrocinio del ministero della Cultura.
“Il terzo aspetto – prosegue Brambilla – è quello relativo allo spirito critico che la cultura smuove nelle persone, un aspetto che in futuro sarà indispensabile per indirizzare le intelligenze artificiali e le macchine al lavoro, oltre che per monitorare il risultato che l’Ai ci metterà a disposizione. Infine, la cultura genera creatività e innovazione a dei livelli di cui nessuna intelligenza artificiale potrà mai dotarsi. Per tutte queste ragioni, oggi più che mai, le organizzazioni come la nostra necessitano di cultura”, conclude.
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