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Brzeski (Ing): “In futuro crescita anemica, ma no recessione”

20 Maggio 2025

Milano, 20 mag. (Adnkronos) – In Europa il primo trimestre 2025 “è andato meglio di quanto previsto con una piccola crescita che ha aiutato l’economia europea. Nel futuro vediamo una crescita anemica, ma non una recessione”. Lo ha detto oggi Carsten Brzeski, Global Head of Macro di Ing, intervenendo a un evento organizzato da Ing, in corso a Milano.

Per l’anno corrente la crescita europea “si attesterà attorno allo 0.7-0.8%, con miglioramenti per il prossimo anno”. “Un euro forte – ha poi spiegato l’economista – è come un dazio perché penalizza l’export. L’outlook per l’Europa è sul lato negativo, ma incoraggiante sul lungo periodo perché vedremo più stimolo fiscale”. “Nello scenario base prevediamo tariffe universali per tutto il termine di Donald Trump”. Donald Trump “è un presidente incapace di rispondere a domande dirette, le devia. Per me significa che dietro non c’è una strategia di lungo termine” ha spiegato Brzeski.

Il livello attuale delle tariffe “è il più alto di sempre, più di quelle del 1930, e le tariffe reciproche verranno utilizzate per siglare accordi”. Donald Trump “non è la fine del dollaro perché non c’è nessuna vera alternativa”. Lo ha detto oggi Carsten Brzeski, Global Head of Macro di Ing, intervenendo a un evento organizzato da Ing per la presentazione di THINK, la piattaforma editoriale di Ing dedicata all’analisi macroeconomica e finanziaria, introdotta da Davide Colapietro, Head of Communication and Content di Ing Italia.

Il mandato del tycoon “non è l’inizio di un grande fine del dollaro americano, ma ci mostra che le policy di Trump annunciate a novembre si basano su basi poco solide”. Il presidente statunitense, infatti, “non può deregolare, non può aumentare la produzione energetica o abbassare le tasse” ha spiegato l’economista. Ma “è impossibile predire l’outcome” del mercato finanziario che “è preoccupato da una posizione economica erratica” ha poi sottolineato.Per il 2025 “ci aspettiamo una recessione negli Stati Uniti. La Federal Reserve sarà riluttante a tagliare i tassi, anche per pressione politica”. Secondo Brzeski, la Fed potrebbe optare per due tagli nel corso dell’anno, ma “non così aggressivi”.

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