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**C.sinistra: coalizione e programma, Schlein prepara 2027 ‘primarie? Io corro’**

25 Novembre 2025

Roma, 25 nov. (Adnkronos) – Per la conferenza stampa di Elly Schlein oggi pomeriggio al Nazareno la platea era larga, quella delle vittorie. I campani, stanchi e felici, Piero De Luca e Marco Sarracino che ricevono pacche sulle spalle. Ci sono il riformista Filippo Sensi, Igor Taruffi raggiante, Alessandro Alfieri e il presidente dei senatori, Francesco Boccia, pronto a liquidare le mosse sulla legge elettorale di Fdi: “Ma chi lo dice che con il Rosatellum non c’è stabilità?”. Chiara Braga con il fiocco rosso sulla giacca, ancora inconsapevole che di lì a poco sarebbe saltato l’accordo sulla legge sulla violenza sessuale, quella dell’accordo Schlein-Meloni.

Tutte le aree dem presenti alla conferenza stampa post regionali della segretaria che, dopo settimane di critiche da ‘padri nobili’ e fibrillazioni interne, può rivendicare risultati e vittorie. Non solo quelle elettorali ma anche di linea politica. “La linea testardamente unitaria che abbiamo portato avanti in questi anni porta i suoi frutti, viene premiata dagli elettori. Per questo motivo noi andremo avanti convintamente in questa linea”, rimarca Schlein. La segretaria risponde alle domande dei cronisti e mette giù alcuni punti fermi.

Non saranno né la legge elettorale né il referendum sulla giustizia né un possibile congresso anticipato del Pd, le priorità dell’agenda post regionali della segretaria. “Ogni giorno ce n’è una: gli attacchi al Colle, la legge elettorale. Tutto per non parlare della manovra, dei problemi degli italiani, della crescita zero. Non gli faremo questo favore”, dice Schlein trattenendosi con i cronisti dopo la conferenza stampa. Consolidare la coalizione e definire il programma. Queste piuttosto le priorità della segretaria Pd. “Non detta Meloni la nostra agenda”. E a chi le fa notare che Giuseppe Conte ha aperto il cantiere del programma – non quello della coalizione però, ma dei 5 Stelle – Schlein non si scompone: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno”. Ovvero Conte che dice che porterà le proposte M5S “nel confronto con le altre forze politiche del campo progressista”. Il tavolo del programma della coalizione.

Per Bonelli il tavolo del programma va convocato quanto prima: “Come Alleanza Verdi Sinistra proporremo nelle prossime ore un incontro tra tutte le forze dell’opposizione per rendere stabile questa unità e cominciare a scrivere insieme un programma per il Paese”. Commenta Schlein: “Ho ascoltato le parole di Conte e anche di Bonelli. Sono benvenute queste parole. Ora dobbiamo consolidare il progetto per l’Italia, non partiamo da zero. Facciamo questo lavoro non chiusi nelle stanze, ma nel Paese e per il Paese”. Alla segretaria viene anche chiesto se, in vista della scelta del candidato premier, sarebbe disponibile a farsi da parte se questo fosse un requisito necessario per l’unità della coalizione. La risposta non lascia spazio a dubbi: ‘Il candidato premier? O si fa come fa la destra: è candidato chi guida il partito che prende più voti. O ci sono altre modalità. Ho già detto che sono disponibile alle primarie, a correre alle primarie”.

Insomma, la segretaria del primo partito della coalizione è in campo. “Avevamo detto che i conti si fanno alla fine, i risultati parlano chiaro. Nelle 13 regioni i voti assoluti della coalizione progressista e di governo sono pari, le coalizioni sono in parità e il Pd è il primo partito”. Questo, ribadisce, “ci fa dire che il governo è contendibile e che la partita è apertissima. Siamo in partita, vogliamo vincere, siamo pronti ad andare al governo nel 2027 vincendo le politiche”. E non è vero che “non è cambiato nulla negli equilibri: due regioni si sono spostate, Umbria e Sardegna, e le abbiamo vinte noi. Ci sono due regioni rosse in più”.

Quanto al capitolo legge elettorale aperto ieri da Fdi, Schlein si tiene alla larga: “Mi sembra strano che la destra apra il dibattito sulla legge elettorale quando non ha ancora trovato il tempo di correggere una manovra che da più parti si chiede di cambiare. La destra parla di tutto tranne che dei problemi reali del Paese. Io non aiuterò Fdi e Meloni che hanno scoperto ieri che con questa legge elettorale perdono le elezioni. A noi interessano le priorità degli italiani, non di Giorgia Meloni”. Schlein snocciola dati, parla di ‘crescita zero’, del Pnrr che si esaurisce il prossimo anno: “Perché Meloni non fa una battaglia con noi per nuovi investimenti comuni europei? Non c’è una risposta, se non quella ideologica”.

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