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**C.sinistra: da Rai a Gaza giornata ‘unitaria’ opposizioni, regionali sullo sfondo**

15 Aprile 2025

Roma, 15 apr. (Adnkronos) – La notizia, al di là del merito delle iniziative, è che le hanno fatte insieme. Elly Schlein, Giuseppe Conte, i leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Riccardo Magi (solo in parte, però) si sono presentati oggi fianco a fianco, con tanto di photo opportunity, ad una serie di appuntamenti. Non accadeva da mesi. Dalle regionali dello scorso autunno. Del resto in vista della prossima importante tornata elettorale con Veneto, Campania, Puglia, Toscana e Marche, le opposizioni sono tornate a coordinarsi. L’obiettivo del Pd è quello di riuscire a costruire coalizioni ampie in tutte le regioni al voto.

E la ‘testardamente unitaria’ Schlein non nasconde la soddisfazione per la giornata ‘unitaria’ delle opposizioni. Rientrando alla Camera con Nicola Fratoianni, la segretaria dem scherza con i cronisti: “Ecco vedete, abbiamo fatto uscire il sole. Il campo largo? Soleggiato direi”. Bonelli parla di “responsabilità storica” del centrosinistra che di fronte alla “peggiore destra” ha “il dovere di costruire un percorso di avvicinamento per una futura alleanza”. Un percorso fatto non da tavoli o i coordinamenti, ma che “può avvenire solo attraverso i temi, i contenuti e su questi noi ci confrontiamo”.

La giornata è partita con l’iniziativa sul Media Fredoom Act alla Stampa Estera con i leader di Pd, M5s, Avs e Più Europa che hanno aderito alla proposta lanciata da diverse associazioni per un tavolo sulla riforma della Rai. “Questa maggioranza ha occupato militarmente ogni posto disponibile nell’informazione. Non si era mai arrivati a questi livelli. A Giorgia Meloni questa situazione piace, ma bisogna che capisca che la festa è finita”, ha detto Schlein. Mentre Conte ricorda che quando “ad agosto scatterà il Freedom act, noi saremo fuorilegge, entreremo in una procedura di infrazione, anche per la governance Rai” e quindi invita le opposizioni a “fare una sintesi. Dobbiamo confrontarci e coinvolgere le forze di maggioranza per riformare il sistema radiotelevisivo”.

Incalza Magi: “O entro agosto il governo cambia rotta o il nostro paese si definisce in termini orbaniani”. Bonelli rilancia: “Penso che come forze di opposizione dobbiamo costruire insieme una proposta per restituire la Rai ai cittadini”. Fratoianni parla di “convergenza” da costruire “fra politica, società civile, professionisti”. Poi, nel pomeriggio una conferenza stampa congiunta per presentare una mozione su Gaza. Unitaria, stavolta. Dopo i distinguo sul ReArm Eu e le singole mozioni presentate da ciascuna forza di opposizione.

Sul Medio Oriente c’è condivisione a partire dalla richiesta al governo Meloni di riconoscere lo Stato di Palestina. La mozione è aperta anche alle altre forze di opposizione, a Più Europa e Iv. Ma dalle parti di Italia Viva si fa già sapere che “Iv non voterà una mozione che non ha condiviso”. Oggi Pd-M5S-Avs hanno anche incontrato alla Camera una delegazione della Cgil sullo “stato drammatico dei ritardi nella attuazione” del Pnrr per quanto riguarda “case e ospedali della comunità. Pretendiamo dettagliate e puntuali spiegazioni da parte del governo, abbiamo presentato una interrogazione congiunta su cui chiediamo una rapida risposta”.

Sullo sfondo delle attività parlamentari, si muove il capitolo regionali. Oggi alla Camera Schlein si è intrattenuta con Igor Taruffi, responsabile Organizzazione dem, che ieri insieme a Davide Baruffi, responsabile Enti locali, ha incontrato a Napoli i dirigenti del Pd campano. Sul dopo Vincenzo De Luca i giochi sono appena iniziati e si vedrà quanto e se il governatore uscente riuscirà ad incidere nella partita. Ha fatto sapere che a Roberto Fico preferisce Sergio Costa come candidato presidente. “De Luca non può incidere”, tagliano corto i dem ‘antideluchiani’. E se in Puglia si aspetta l’ufficializzazione di Antonio Decaro per una sfida tutta in discesa per il candidato dem, al contrario in Veneto dove le chance sono al lumicino per il momento si registra solo il ‘no grazie’ dell’immunologa Antonella Viola. In Toscana, sebbene girino voci di un possibile cambio, resta al momento più accreditata l’opzione della corsa per un secondo mandato di Eugenio Giani. Mentre nelle Marche si gioca una partita decisiva con Matteo Ricci: la riconquista della regione, ora a guida Fdi.

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