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**C.sinistra: foto di gruppo ‘in extremis’ in Umbria, per Schlein partita delicata**

15 Novembre 2024

Roma, 15 nov. (Adnkronos) – All’ultimo, un evento comune c’è stato: Elly Schlein con Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli stamattina a Terni. Sit in con la candidata Stefania Proietti davanti all’ospedale. La difesa della sanità resta tema prioritario ed anche una delle battaglie maggiormente condivise dalle opposizioni, con tanto di emendamenti comuni alla manovra. Foto di gruppo e abbracci a favore di telecamere in risposta a Giorgia Meloni che ieri ironizzava sul fatto che i leader del centrosinistra si vergognerebbero a farsi vedere assieme, visto che finora non c’erano state iniziative comuni. La risposta arriva. Ma le difficoltà a costruire una coalizione stabile sono sotto gli occhi di tutti. Militanti compresi che stamattina a Terni hanno intonato il coro ‘unità, unità’ davanti a Schlein e gli altri leader.

Per la segretaria del Pd la partita che si gioca domenica e lunedì è particolarmente delicata. Se in Emilia Romagna c’è maggiore ottimismo, in Umbria il risultato è incerto. Testa a testa, la fotografia dei sondaggi fino a quando è stato possibile pubblicarli. Chi segue da vicino la campagna in Umbria conferma che la sfida resta serrata. Complicato fare previsioni. C’è l’incognita dell’astensionismo. E quella di quanto peserà l’apporto del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, al centrodestra. Il timore è che finisca per risultare lo Scajola dell’Umbria: l’ex-ministro di Fi ha assicurato un decisivo sostegno dalla ‘sua’ Imperia alla vittoria di Bucci su Andrea Orlando.

Dopo le europee nel Pd si era accarezzata la possibilità del triplete. Ma la Liguria è andata come è andata e ora il risultato in Umbria diventa cruciale per poter parlare di vittoria. E per sedare i malumori che attraversano i dem. L’area riformista ha rinviato ogni discussione a dopo la tornata elettorale di sabato e domenica e una sconfitta in Umbria metterebbe a dura prova la pax interna. La gestione della partita in Liguria, l’aver subito il diktat di Giuseppe Conte su Matteo Renzi restringendo la coalizione, è stato giudicato un errore pagato con la sconfitta. “Un errore politico”, disse a caldo il senatore Alessandro Alfieri. Energia Popolare, la minoranza riformista, ha già organizzato un’iniziativa per sabato 30 novembre a Roma dalle 9 e 30 alle 14 all’hotel Massimo D’Azeglio.

Oltre alle dinamiche interne Pd, c’è poi tutto il capitolo della costruzione della coalizione. Dalla Costituente M5S uscirà il via libera all’alleanza? Chiedono i cronisti a Conte: “Abbiamo pubblicato i quesiti che saranno votati da tutti gli iscritti e saranno loro a decidere sul futuro del Movimento 5 Stelle. Su tutto, anche in termini di alleanze”, la risposta del leader M5S che comunque ci tiene a replicare alle ironie di Meloni sulla fragilità del campo progressista.

“Ci vergogniamo di farci vedere insieme? Ma oggi l’incontro c’è o non c’è? Lasciamo a Meloni polemiche sciocche e inutili. Siamo insieme in Umbria e in Emilia, uniti e convinti di poter presentare una proposta seria ai cittadini”, assicura Conte. Tuttavia, proprio nel giorno della uscita comune a Terni c’è stato un nuovo screzio tra dem e M5S: casus belli le parole di Paolo Gentiloni. L’ex-commissario Ue ha detto che il Superbonus malgrado le “ragioni comprensibili” che lo hanno ispirato, è “uscito fuori controllo” e nel complesso ha avuto un impatto più “negativo” che positivo sull’economia italiana. Tagliente la replica dei 5 Stelle: “Gentiloni? Ha dentro di sè un’algoritmo che gli fa dire sciocchezze”.

Gentiloni ha anche fatto agitare i colleghi di partito sulla questione Fitto, ricordando che Ecr votò a suo favore nel 2019. Schlein oggi da Terni ha ribadito che il “problema non è mai stato Fitto” (che ieri tra l’altro ha incontrato e avuto sostegno dal presidente Sergio Mattarella) ma il problema per il Pd e tutta la famiglia S&D è “l’allargamento della maggioranza in Europa a destra”. Fratoianni e Bonelli riportano il focus sulla partita umbra: “Siamo qui tutti e tutte insieme -dice il leader di Sinistra Italiana- per dire che l’investimento nella sanità pubblica è la priorità assoluta. E’ la prima preoccupazione in tutte le indagini, gli italiani vogliono che sia loro restituito loro il diritto alla salute e la destra non lo fa, anzi fa il contrario”.

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