Madrid, 23 mag. – (Adnkronos) – “Ogni partita fuori casa è una spiacevole sorpresa. E ce ne sono state molte in questa stagione”. Inizia così il duro sfogo dell’attaccante del Real Madrid Vinicius Junior sui propri social network. Il brasiliano ha postato un video in cui si vedono e si sentono gli insulti razzisti ricevuti in diversi stadi spagnoli. Gli ultimi proprio al Mestalla di Valencia, dove il brasiliano ha minacciato di lasciare il campo prima di essere espulso nel finale per uno scontro con un avversario.
Nel post, Vinicius aggiunge “Mi hanno augurato la morte, esposto una bambola impiccata, tante urla criminali… Tutto registrato. Ma il discorso cade sempre su “casi isolati”, “si tratta di un tifoso”. No, non sono casi isolati. Sono episodi continui in diverse città della Spagna (e anche in un programma televisivo). Le prove sono lì nel video. Ora mi chiedo: quanti di questi razzisti hanno avuto il loro nomi o le loro foto pubblicate su siti web? Rispondo per semplificare: zero. Nessuno, neppure per raccontare una storia triste o per fare quelle finte scuse pubbliche”.
Il campione poi conclude: “Cosa manca per criminalizzare queste persone? E punire i club in modo sportivo? Perché gli sponsor non fanno pagare la Liga? Le televisioni non si preoccupano di trasmettere questa barbarie ogni fine settimana? Il problema è molto serio e i comunicati non funzionano più. Nemmeno incolpare me per giustificare atti criminali. Non è calcio, è disumano”.
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