Carceri: Meloni, ‘ascolto Papa Francesco ma modo giusto non è amnistia o indulto’
Roma, 9 gen. (Adnkronos) – “Ascolto sempre con grande attenzione le parole di Papa Francesco che ringrazio: quello che dice sull’amnistia è contenuto nella bolla di indizione del Giubileo e quindi è rivolto ai Governi di tutto il mondo, non è una questione che riguarda specificatamente l’Italia”, che “in ogni caso intende la sua parte per garantire condizioni migliori a chi deve scontare una pena in Italia”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
“La mia idea -ha aggiunto la premier- non è che questo si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle nostre carceri, ma penso che quello che dobbiamo fare è adeguare la capienza delle nostre carceri alle necessità. Questo fa uno Stato serio ed è la ragione per la quale nelle scorse settimane abbiamo nominato un commissario straordinario all’edilizia penitenziaria, che ha l’obietivo di realizzare settemila nuovi posti in tre anni a partire dal 2025”.
“Secondo me il modo serio di risolvere questa questione non è con le amnistie, con gli indulti, con gli svuotacarceri, con quello che abbiamo visto in questi anni, è un altro: da una parte ampliare la capienza delle nostre carceri. Poi parallelamente stiamo lavorando per rendere più agevole il passaggio dei detenuti tossicodipendenti in comunità e molto spesso cerchiamo di intensificare il numero degli accordi con gli altri Paesi che consentono alle persone straniere che sono condannate in Italia di scontare la pena nel Paese d’origine. Questo -ha concluso Meloni- è il modo con il quale si garantisce un sistema carcerario più dignitoso per i detenuti”.
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