Caso Garlasco: accertamenti anche su tappettino bagno dove si lava l’assassino
Milano, 24 mar. (Adnkronos) – Nel lungo elenco di reperti e tamponi su cui la Procura di Pavia chiede di fare nuovi accertamenti per l’omicidio di Chiara Poggi c’è anche il frammento del tappettino del bagno su cui – secondo la sentenza – poggia i piedi insanguinati l’assassino prima di lavarsi le mani sporche del sangue della vittima. In particolare, nella richiesta ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari, si sottolinea come il frammento di tappetino “non aveva fornito alcun esito alla quantificazione del Dna per problemi di inibizione della reazione di amplificazione” e la successiva amplificazione “non risultava eseguita”.
Essendo ancora in possesso del reperto “si ritiene utile sottoporlo ad ulteriore indagine genetica alla luce delle possibilità analitiche attualmente a disposizione” è la richiesta degli esperti di genetica Carlo Previderé e Pierangela Grignani.
Nell’inchiesta sull’omicidio di Garlasco del 13 agosto 2007, per cui è stato condannato in via definitiva l’allora fidanzato Alberto Stasi, la Procura di Pavia – che torna a indagare su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, già archiviato otto anni fa – chiede di analizzare nuovamente le provette conservate – una con la dicitura V e R; una busta con la scritta ’26 prelievi’; altri 27 prelievi per ‘sopralluogo 16.8 Garlasco’ – oltre ai tamponi di Chiara Poggi, dei familiari e di Alberto Stasi. La richiesta di approfondimenti riguarda anche uno scatolone, conservato a temperatura ambiente in una stanza adibita alla custodia dei corpi di reato, con un contenitore vuoto di Estathé con la cannuccia, una confezione di fruttolo, una confezione di plastica vuota contenete biscotti, un sacchetto di cereali, un sacchetto di plastica di colore celeste utilizzato come pattumiera.
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