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Caso Garlasco: legale Venditti, ‘pm ignora Riesame, quarto tentativo su dati informatici’

30 Ottobre 2025

Milano, 30 ott. (Adnkronos) – “Dopo il terzo sequestro sui medesimi apparati, adesso si prova con l’urgenza e indifferibili della prova. Oggi la Procura di Brescia ha notificato un avviso di accertamento tecnico urgente e irripetibile, su beni che per natura sono destinati a conservare nel tempo file e informazioni, appunto gli apparati sequestrati tre volte a Mario Venditti, e già da un mese sotto chiave a Pavia, telefonini pc e hard disk”. Lo scrive in una nota l’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore aggiunto di Pavia indagato per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco.

Il corruttore, è la novità di oggi, sarebbe Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ora nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi dopo la richiesta di archiviazione del 2017 firmata proprio da Venditti. “Come mai non si segue la via ordinaria del Riesame? in una vicenda già densa di dubbi e incertezze non si attende un giudicato valido per tutte le parti del processo? e soprattutto non si rispetta la decisione di un giudice terzo….? Il primo Riesame (sul sequestro del 26 settembre, ndr) ha già annullato il sequestro per tutti gli apparati oggetto della nuova istanza di accertamento tecnico d’urgenza. Disponendo guarda caso l’inutilizzabilità e la distruzione di ogni file estratto nel frattempo. Ma non si è dato ascolto, si ignora il Tribunale”.

Per l’avvocato Aiello “dopo il funerale della obbligatorietà del rispetto del giudicato abbiamo lo smantellamento della funzione del Tribunale del Riesame, apertamente ignorato e neutralizzato con una precisa strategia”. Il riferimento è alla recente nuova richiesta di sequestro (da fissare il Riesame) in cui “l’accusa pretenderebbe di presupporre le future motivazioni, ancora non depositate, di quel primo annullamento del Riesame, che secondo i pubblici ministeri sarebbe fondato soltanto su vizi ‘formali’, (l’improprietà terminologica sorprende), ricostruzione strumentale per poter riproporre un terzo decreto di sequestro in cui ammette di non essere in grado di individuare cosa cercano di preciso e chi cercano, ma soprattutto quale reato indagano” sottolinea.

“Desiderano soltanto avere accesso indisturbati agli ultimi 11 anni di vita privata e professionale di un ex magistrato in pensione. Undici anni” dal 2014 a oggi, come si legge nel decreto. “Sta accadendo, in Italia nel 2025. Discuteremmo volentieri il secondo Riesame lunedì 3 a Brescia (per il sequestro scattato nell’inchiesta sul cosiddetto ‘sistema Pavia’, ndr), ma l’accusa ci vorrebbe alle 15.00 a Pinerolo, per un accertamento tecnico, supposto urgente. Anche stavolta la coincidenza delle date è puramente casuale” conclude ironicamente l’avvocato Aiello.

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