Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Cecchettin: domani parola all’accusa, pm chiederà ergastolo per Filippo Turetta

24 Novembre 2024

Venezia, 24 nov. (Adnkronos) – Filippo Turetta ha pianificato di uccidere Giulia Cecchettin: si è appuntato su un foglio gli oggetti da comprare per immobilizzare l’ex fidanzata, ha studiato le mappe per potersi disfare del corpo e ha organizzato la sua fuga da Vigonovo (Padova). Non ha mai considerato l’idea di poter lasciare in vita chi aveva deciso di lasciarlo, tanto meno ha pensato di fare del male a se stesso. Ne è convinto il pm Andrea Petroni che lo ha incalzato durante l’interrogatorio e che domani, davanti alla corte d’Assise di Venezia, è pronto a chiedere l’ergastolo per il ventiduenne, imputato per omicidio volontario pluriaggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere.

In aula, il pubblico ministero – nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – ricostruirà la relazione altalenate di circa un anno e mezzo fra i due studenti di Ingegneria biomedica, la crescente ossessione dell’imputato, la scelta della vittima di allontanarsi e l’insistenza di Turetta che si trasforma in persecuzione soffocante – fino a spiarla con un’app sul cellulare – che gli costa l’aggravante dello stalking. Impossibile, per l’accusa, non sostenere la crudeltà: sono 75 le coltellate inflitte contro la vittima che lo rifiutava. “Ho ucciso Giulia perché non voleva tornare con me, soffrivo di questa cosa. Volevo tornare insieme e lei non voleva…mi faceva rabbia che non volesse” le parole di Turetta. E’ nel patriarcato che il femminicidio di Giulia Cecchettin affonda le sue radici.

Dopo una serata insieme e l’ultimo ‘no’, Turetta realizza il suo piano appuntato nella lista, un elenco di oggetti da comprare e idee, che è la prima parziale confessione. “Ho ipotizzato di rapirla in macchina, di allontanarci insieme verso una località isolata per stare più tempo insieme…poi aggredirla, togliere la vita a lei e poi a me” dice interrogato. Bugie, il piano è sempre stato uno. L’11 novembre 2023 nel parcheggio di Vigonovo, a pochi passi da casa Cecchettin, Turetta sa cosa vuole. Quando uno dei coltelli si rompe lui non si ferma: costringe l’ex a salire in macchina, la blocca con dello scotch e quando prova a scappare la finisce con un’altra lama, nella zona industriale di Fossò. Dopo cento chilometri abbandona il corpo, avvolto in sacchi neri, vicino al lago di Barcis e prosegue la fuga in solitaria tra stradine studiate in anticipo, usando solo contanti e spegnendo il telefono per non farsi trovare. Fino alla resa in Germania, una settimana dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Ragazza scomparsa da sabato a Latina, l’appello

02 Marzo 2025
Roma, 2 mar. – (Adnkronos) – Appello per una giovane 26enne di origini siriane scomparsa da Latin…

Naufragio Concordia, Schettino chiede semilibertà: martedì l’udienza

02 Marzo 2025
Roma, 2 mar. – (Adnkronos) – L’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino ha chiesto…

Ucraina: Lega, ‘governo italiano e Trump per la pace, Macron e von der Leyen no’

02 Marzo 2025
Roma, 2 mar (Adnkronos) – “Ursula Von der Leyen dice che è ‘urgente riarmare l’Europa’, Macron pa…

Ucraina: P. De Luca (Pd), ‘continuiamo a difendere la democrazia e la libertà’

02 Marzo 2025
Roma, 2 mar. (Adnkronos) – “We stand with Ukraine! Continuiamo a sostenere con forza e decisione,…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI