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Cittadinanza: mix tra ius cultura e ius soli temperato, le novità della Pdl Ciani

21 Agosto 2024

Roma, 21 ago (Adnkronos) – “Nel 2022, il numero totale di minori stranieri presenti in Italia era di circa 1 milione e negli ultimi tempi l’andamento demografico mostra che nascono circa 50mila bambini l’anno da genitori stranieri. Un’intera generazione cresce e rischia di restare straniera nel Paese che sente come proprio, dove è nata, si è formata e nel quale intende restare, se le circostanze non la spingono via. Un’intera generazione, quasi bloccata in un limbo”. A spiegarlo è il vice capogruppo del Pd e segretario di Demos Paolo Ciani nella relazione alla sua Pdl sulla cittadinanza depositata alla Camera.

Una legge che Ciani ha chiamato ‘Made in Italy’, “per sottolineare l’interesse nazionale della riforma e per ricordare la prima campagna in Italia sul tema lanciata da Sant’Egidio 21 anni fa che aveva questo nome”. La Pdl coniuga ius cultura e ius soli temperato e riparte dalla legge approvata alla Camera con largo consenso nella XVII legislatura prima di arenarsi al Senato.

Nel dettaglio, la legge Ciani prevede prima di tutto, per i minori e i giovani entro i 20 anni, che “acquisti la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri dei quali almeno uno sia in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo”. In questo caso, l’acquisizione della cittadinanza non sarà automatico ma dovrà essere richiesta da un genitore.

(Adnkronos) – Il testo introduce poi lo ius cultura per il minore straniero “che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età” e che “abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, un percorso formativo per almeno cinque anni nel territorio nazionale”. Anche in questo servirà una dichiarazione di volontà di un genitore legalmente residente in Italia o da chi eserciti la responsabilità genitoriale.

La legge ‘made in Italy’ prevede un’altra novità, la concessione della cittadinanza con decreto del Presidente della Repubblica per lo straniero che abbia fatto ingresso nel territorio nazionale tra il dodicesimo ed il diciottesimo anno di età, legalmente residente da almeno 6 anni, che abbia conseguito un titolo scolastico professionale. Una previsione che “risponde all’esperienza vissuta da molti ragazzi che, a seguito di ricongiungimento familiare, raggiungono in Italia i propri genitori e qui continuano il percorso di studio”, spiega sempre Ciani.

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