Consip: Boschi (Iv), ‘usata come arma di attacco politico, nessuno ha chiesto scusa’
Roma, 12 mar (Adnkronos) – “Soddisfazione felicità per lei persone assolte. So cosa si prova, ci sono passata con la mia famiglia, con mio padre, per il caso di Banca Etruria che si è risolto con una piena assoluzione, ma dopo sette anni e mezzo di gogna mediatica. L’inchiesta Consip, basata su verbali falsificati, omissioni, errori voluti di esponenti dei Carabinieri condannati in primo grado, ha avuto un’eco mediatica ed è stata usata dagli avversari politici come arma di attacco nei confronti di Matteo Renzi”. Lo ha detto la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi intervistata a Tgcom24.
“Molti esponenti dell’attuale maggioranza, del Movimento 5 stelle, e qualche collega del Partito Democratico, per mesi hanno marciato su questa vicenda giudiziaria aumentando il clamore mediatico e usandolo come manganello politico”, ha proseguito.
“Anche un pezzo del mondo dell’informazione ha cavalcato questo presunto scandalo e il presunto coinvolgimento di Lotti e del padre di Matteo Renzi. E noi abbiamo pagato un prezzo politico per la vicenda Consip, come per Banca Etruria e per Tempa Rossa, finite in un buco nell’acqua. Ora che è dimostrata l’innocenza, come abbiamo sempre sostenuto, nessuno ha il coraggio chiedere scusa e dire abbiamo sbagliato”, ha detto Boschi.
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