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Corruzione: in mirino procura 4 appalti, coinvolto imputato crollo Ponte Morandi

3 Ottobre 2024

Milano, 3 ott. (Adnkronos) – Dei nove indagati per presunti tangenti dalla procura di Milano sette sono funzionari ed ex funzionari di Anas, società estranea all’indagine che vede coinvolte società che si occupano di manutenzioni stradali e autostradali. Tra gli indagati figurano i fratelli Luigi, Marco e Stefano Liani, i primi due imprenditori e il terzo responsabile di Anas spa – Struttura territoriale Toscana. Indagato anche Eutimio Mucilli, responsabile che avrebbe ‘intascato’ dal Consorzio Sis una tangente per alcuni lavori sulla Variante Tremezzina. Tre le società coinvolte: Lavori e Costruzioni srl riconducibile a Luigi Liani, Nuove Iniziative spa e Consorzio stabile 3 Emme (riconducibile alla famiglia Liani, da quanto emerge negli atti della procura).

Tra le persone perquisite dalla Guardia di finanza anche il funzionario Vincenzo Giarratana, l’ex dirigente del Mit Giovanni Proietti “tra gli imputati per il crollo del Ponte Morandi” e Mauro Ernesto Pelagalli, il quale – come Giovanni Proietti e Marco Liani – sono stati convolti “in un vasto procedimento penale del 2002/2003 in materia di corruzione e turbative di appalti all’interno di Anas”, finito con l’assoluzione in via definitiva. Nel decreto di perquisizione, “sembra emergere che Pelagalli – come Giarratana pubblico ufficiale di Anas e profondamente legato ai membri della famiglia Liani, per consolidati e risalenti rapporti personali e professionali – strumentalizzi il proprio munus publicum favorendo l’assegnazione e lo svolgimento di lavori pubblici alle aziende riconducibili a Marco e Luigi Liani”, ma resta da comprendere “se tali abusi da parte degli esponenti di Anas siano collegati – come appare del tutto verosimile risultando altrimenti inspiegabile il comportamento dei pubblici ufficiali – a qualche forma di utilità che gli stessi ottengano dai Liani”.

E ancora tra gli indagati figurano Alberto Brentegani consigliere di amministrazione dell’Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova che avrebbe nominato Giovanni Proietti quale direttore dei lavori di due lotti dell’autostrada A4 Brescia-Soave il quale avrebbe “dirottato”, in maniera ancora da approfondire, i benefici sul figlio 27enne Nicholas (anche lui indagato) di 27 anni, ossia “un appartamento e di un’automobile pagati dalla società Nuove Iniziative spa, anch’essa appartenente al gruppo Liani”. Nella richiesta di consegna degli atti compare la richiesta di documenti della variante alla Tramezzina (dove c’è il sospetto di una tangente di quasi 846mila euro) e di documenti inerenti i lavori sulla statale ‘Sebina Occidentale’, dell’ex strada statale 412 della Val Tidone e di due lotti del tratto dell’autostrada A4 Brescia-Soave.

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