app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Covid, Vaia: “L’influenza è peggio? No, tutti i virus respiratori devono preoccupare”

16 Ottobre 2024

Roma, 16 ott. (Adnkronos Salute) – “A chi dice che l’influenza quest’anno è peggio del Covid, dico che non è così. Tutti gli oltre 200 virus respiratori che circolano in inverno ci devono preoccupare nella maniera giusta: Covid, virus influenzali, virus parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, senza dimenticare le malattie respiratorie” di altra origine. “Non a caso, al ministero della Salute l’osservazione viene effettuata con RespiVirNet”, sistema di sorveglianza integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori, “e con il sostegno dell’Istituto superiore di sanità”. Così all’Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, a margine del convegno ‘Prioritizzazione della prevenzione vaccinale contro le patologie respiratorie nell’anziano e nel fragile: esperti a confronto’, promosso da Italia Longeva nell’Auditorium del ministero della Salute.

“Lo ripeto, tutti i virus ci devono preoccupare nella misura giusta – rimarca Vaia – soprattutto se siamo soggetti fragili e a rischio. Quindi il messaggio che deve arrivare è sempre lo stesso: sottoporsi alla vaccinazione, anche contro lo pneumococco. Io che ho 65 anni l’ho appena fatto. Perché prendersi una polmonite quando possiamo evitarla?”.

“Sull’influenza aviaria come tutti leggo, apprendo notizie e ascolto. Però francamente io non ho questa grande preoccupazione. Di sicuro monitoriamo la situazione, ma in Italia non c’è assolutamente un’allarme aviaria”.

“Salutiamo con soddisfazione i maggiori fondi per il Servizio sanitario nazionale, come avevamo auspicato. Oggi arriviamo a quasi 140 miliardi di euro, ma bisogna cambiare paradigma e mettere al centro della nostra attenzione la prevenzione. In particolare la prevenzione primaria, puntando sugli stili di vita salutari. Ma non basta dire che l’attività fisica è importante, bisogna anche dare la possibilità alle persone di fare sport, quindi aumentare il numero delle palestre. Oggi in Italia abbiamo soltanto 4 palestre su 10 scuole e questo è un problema. Se noi non diamo la possibilità alle persone che trascorrono 8-10 ore sul posto di lavoro di fare movimento e attività fisica, è un problema”. Ma quando si parla di stili di vita salutari “bisogna anche tenere conto del calendario della salute. Chiamiamolo calendario dell’immunizzazione o vaccinale, oltre al quale c’è anche il calendario degli screening che ognuno di noi deve fare, oltre a seguire una buona dieta, insieme all’attività fisica e all’immunizzazione. Perché se proteggo me stesso, proteggo anche la collettività” conclude.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Europa League, Lazio-Porto 2-1: i gol biancocelesti di Romagnoli e Pedro

07 Novembre 2024
Roma, 7 nov. – (Adnkronos) – La Lazio batte 2-1 il Porto in un match valido per la quarta giornat…

Consulta: Corte boccia ricorso regione Campania, Fondo Sviluppo competenza esclusiva Stato

07 Novembre 2024
Roma, 7 nov. (Adnkronos) – La Consulta con “la sentenza n. 175 ha ritenuto, rinviando ai preceden…

Europa League, Union Saint Gilloise-Roma 1-1

07 Novembre 2024
Bruxelles, (Adnkronos) – Union Saint Gilloise e Roma pareggiano 1-1 in un match valido per la qua…

Manovra: Schlein, ‘governo contro sciopero delegittima sindacati, inaccettabile’

07 Novembre 2024
Roma, 7 nov. (Adnkronos) – “Da giorni ormai la destra se la prende con Cgil e Uil per aver indett…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI