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Daily Crown: a gonfie vele i profitti di re Carlo grazie al boom del settore eolico

2 Luglio 2025

Londra, 2 lug. (Adnkronos) – I profitti di re Carlo vanno più che bene. A gonfie vele, è il caso di dire, dato che è proprio del vento il merito dell’ottimo exploit delle sue entrate. Il prossimo anno, il sovrano britannico riceverà un reddito annuo ufficiale di 132 milioni di sterline (quasi 153 milioni di euro), grazie soprattutto al boom del settore eolico offshore presente nel suo portafoglio di terreni e proprietà, il Crown Estate, che finanzia in parte la monarchia, che si sono attestati a 1,1 miliardi di sterline (quasi 1,3 miliardi di euro) nell’anno finanziario conclusosi a fine marzo: un dato stabile rispetto all’esercizio precedente ma più che raddoppiato rispetto a due anni fa, quando era di 442,6 milioni di sterline (oltre 500 milioni di euro).

Il Crown Estate, in quanto proprietario legale dei fondali marini di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, è responsabile delle gare di appalto dei diritti per l’energia eolica offshore. Il fondo ha beneficiato – riporta il Guardian – dell’enorme crescita del settore, raccogliendo ingenti commissioni dagli operatori di energie rinnovabili che hanno voluto assicurarsi aree dei fondali marini in cui costruire i loro parchi eolici. La monarchia riceve il 12% dei profitti derivanti dalle proprietà della corona per finanziare i suoi lavori, come la ristrutturazione decennale di Buckingham Palace da 369 milioni di sterline (quasi 430 milioni di euro). Questa commissione è stata ridotta dal 25%, a cui ammontava fino al 2023, per compensare l’aumento dei profitti derivanti dai progetti eolici offshore.

Re Carlo dovrebbe quindi ricevere un reddito ufficiale di circa 153 milioni di euro, lo stesso dell’anno scorso. Dan Labbad, amministratore delegato del patrimonio del Crown Estate, ha affermato che l’aumento dei profitti negli ultimi due anni è stato un fenomeno “a breve termine. Prevediamo che quest’anno sarà il momento più alto di simili rendimenti, prima che i profitti si normalizzino”. Michael Stevens, custode del Portafoglio Privato del re, aveva dichiarato lo scorso anno che il previsto, significativo, aumento sarebbe stato utilizzato per finanziare le fasi finali della ristrutturazione di Buckingham Palace. Una volta completata, aveva affermato, “si cercherà di ridurre l’importo assoluto del contributo nell’ambito della revisione dei fondi reali nel 2026-27, attraverso la legislazione primaria”, per garantire che il lavoro della famiglia reale “continui a essere finanziato a un livello adeguato”.

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