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Dalla cocaina rosa alla ketamina, ecco i rischi dello sballo nelle notti estive

12 Agosto 2025

Roma, 11 ago. (Adnkronos Salute) – Notti d’estate e di sballo. Tra le sostanze vietate che stanno prendendo piede sempre di più tra i giovani europei ci sono la ketamina, la cocaina rosa o ‘Tusi’ o ‘Tucibi’, oltre alla classica cocaina. Queste droghe sono tornate al centro della cronaca per la morte di alcuni turisti a Ibiza, e sono state citate anche in relazione al caso di Dj Godzi – nome d’arte di Michele Noschese – deceduto sull’isola. Oggi ci sarà a Roma l’autopsia del trentenne napoletano morto il 21 luglio scorso e se ne saprà di più. Ma sempre nell’isola, famosa per gli eccessi e la movida notturna, si sono registrati altri casi sospetti come 4 turisti deceduti per overdose da ketamina, secondo la stampa locale.

Cos’è la cocaina rosa? Dietro quello che sembra un vezzeggiativo innocuo – ‘Tusi’ o ‘Tucibi’, in realtà traduzione fonetica di 2C o 2C-B, un particolare tipo di sostanza psichedelica – c’è una miscela pericolosa di stupefacenti che raramente contiene droghe 2C e più comunemente contiene ketamina e Mdma (ecstasy), a volte in combinazione con cocaina. Ed è proprio nel mix inatteso che risiede il potenziale pericolo. Nell’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, gli esperti evidenziano come “di particolare rilievo le segnalazioni di sequestri della ‘cocaina rosa’, una combinazione di Mdma e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa, nella quale possono essere presenti anche altre sostanze psicoattive quali fenetilamine (generalmente 2C-B), cannabinoidi sintetici (ad esempio Adb-butinaca), catinoni sintetici (alfa-PHP) e agenti di taglio (caffeina)”.

Ma il sistema di allerta rapida per le droghe, “ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Si tratta di sostanze appartenenti principalmente alle classi dei catinoni sintetici (27%), dei cannabinoidi sintetici (24%), delle fenetilamine (8%) e degli oppioidi sintetici (8%). Il 32% delle segnalazioni in entrata provenienti dall’Italia ha interessato sostanze d’abuso classiche, quali delta-9-Thc, cocaina, metamfetamina, Mdma (ecstasy), amfetamina, eroina, Lsd, psilocina, Gbl”.

Un altro alert arriva sulla ketamina, il cui consumo nel 2024 è cresciuto in tutta Italia, in linea con l’Europa, con impennate a Trieste, Bologna e Milano dove i dati salgono fino a 3-4 volte. E’ la mappa dello sballo che emerge dall’analisi delle acque reflue di 38 città tricolore. Lo studio è stato finanziato dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio e commissionato al Laboratorio di Indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto Mario Negri, e fa parte della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia.

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