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Ddl Concorrenza: S. Licheri (M5s), ‘legge inutile con cui governo festeggia centesima fiducia’

29 Ottobre 2025

Roma, 29 ott. (Adnkronos) – “Oggi siete arrivati a spegnere le 100 candeline dei voti di fiducia in quest’aula. Il che la dice lunga su quanto vi fidiate di voi stessi e della vostra maggioranza. Auguri! Il provvedimento è timido e insufficiente rispetto alle reali esigenze del Paese, e in taluni casi addirittura regressivo e dannoso per la coesione sociale e l’efficienza amministrativa. Non siamo di fronte a una riforma audace, ma a un testo che è lontano dal ‘far volare il Pil’, che rischia di appesantire la burocrazia e di far arretrare anche la nostra civiltà giuridica e culturale. Un disegno di legge che mette insieme una serie di norme che poco hanno a che vedere con la concorrenza e il mercato. L’esempio più degradante più degradante per le donne e per la nostra società riguarda l’emendamento poi riformulato che mira a cancellare il divieto di pubblicità sessista, omofoba e lesiva della dignità della persona dai cartelloni stradali e autostradali: una licenza di inciviltà”. Così intervenendo in dichiarazione di voto sul ddl concorrenza la senatrice Sabrina Licheri del M5s.

“Il testo si occupa poi della disciplina dei Servizi Pubblici Locali (Spl). L’obiettivo dichiarato – prosegue – è l’apertura alla concorrenza e l’efficientamento, ma il risultato pratico è un sovraccarico burocratico e operativo inaccettabile per gli Enti Locali, in particolare per i Comuni di piccole e medie dimensioni. Nel provvedimento viene chiesto ai Comuni di svolgere una ricognizione dettagliata di tutti i servizi pubblici locali esistenti, a pubblicare i dati in modo trasparente e a motivare in modo stringente le scelte relative alle modalità di gestione. Bene, tutto giusto, ma in che modo in quanto tempo, in quale tempo?”.

“E veniamo alla più grande assurdità. Nei giorni scorsi il Ministro Tajani ha detto, a proposito della manovra, che le banche non sono mucche da mungere. Ebbene, il vicepresidente non sembra avere la stessa sensibilità per i consumatori visto che è stato previsto un emendamento che consente agli operatori telefonici di aumentare le tariffe telefoniche e legarle all’inflazione. Ma quando penseranno invece di adeguare i salari all’inflazione? Quelli non sono importanti. Ci troviamo davanti a dei Robin Hood che rubano ai poveri per dare ai ricchi. il provvedimento è stato incardinato a luglio: avrebbe potuto essere discusso con tempi e modalità adeguate. Invece il governo ha fatto solo pasticci”, conclude.

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