Ddl sicurezza: Magi, ‘governo equipara protesta non violenta ad aggressione, è follia’
Roma, 17 set. (Adnkronos) – “Con il reato di rivolta in carcere, questa maggioranza sta introducendo l’ennesima follia che si affastella su questo delirio che è il disegno di legge sicurezza. La cosa più grave è che state equiparando chi manifesta la propria opposizione a una violazione di diritti fondamentali, scegliendo la via non violenta, a chi invece compie un’aggressione nei confronti di un agente penitenziario, parificandolo sostanzialmente ai delitti di mafia e di terrorismo”. Lo ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in Aula alla Camera dei deputati durante la votazione del disegno di legge sicurezza, di cui è relatore di minoranza.
“In questa norma non c’è nessuna definizione di rivolta: c’è l’introduzione di un articolo con una pena pesantissima fino a otto anni ma non ve ne è alcun tipo di definizione. E mentre accade tutto questo nei banchi del governo non c’è nessuno che rappresenti le deleghe del ministero della Giustizia. A loro avremmo chiesto perché, mentre contestate con veemenza quotidianamente l’operato della magistratura, state aggiungendo voi stessi altre occasioni di discrezionalità per la magistratura introducendo fattispecie penali che non hanno alcuna definizione”, ha concluso Magi.
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