Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

**Depistaggio Borsellino: difesa poliziotti, ‘sono ultimo chiodo ruota carro che muovono altri’**

13 Novembre 2024

Caltanissetta, 13 nov. (Adnkronos) – “Se il rinvenimento di questi documenti può costituire, dal punto di vista del pm, una conferma al depistaggio, sulla posizione del poliziotto Maurizio Zerilli che refluenza può avere? Zerilli che consegna l’annotazione di servizio al proprio dirigente e poi il dirigente ritiene di non trasmetterla. E non ci interessa la ragione per la quale quella annotazione non fu trasmessa. Zerilli è l’ultima chiodo di una ruota di un carro che muove qualcun altro”. Con queste parole l’avvocata Maria Giambra prosegue la discussione all’udienza preliminare a carico dei 4 poliziotti accusati di depistaggio sulle indagini sulla strage di via D’Amelio. “Maurizio Zerilli e Angelo Tedesco (due dei quattro poliziotti imputati ndr) nel 1994 erano giovanissimi poliziotti, uno appena 20enne e uno 30enne. L’annotazione non è stata trovata in un ufficio, l’hanno trasmessa al dirigente. Cosa ha fatto Arnaldo La Barbera, l’allora dirigente, e le ragioni, lo ribadisco, non le conosciamo. Permettetemi di dire che sulla posizione di Zerilli, sono ininfluenti”.

L’annotazione d’indagine a cui si riferisce la legale dei due poliziotti è un documento di 30 anni fa ritrovato solo un anno fa dai pm della Procura di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta sui 4 poliziotti. Il 28, 29 e 30 giugno 1994 i poliziotti del gruppo “Falcone e Borsellino” che indagavano sulle stragi del ’92, guidato da Arnaldo La Barbera, fecero dei sopralluoghi con il falso pentito Vincenzo Scarantino. L’esito finì dentro una relazione datata 1 luglio 1994, di cui si è scoperto solo per caso l’esistenza ventinove anni dopo. Nessuno ne era a conoscenza perché non c’è mai stata traccia nei processi Borsellino. Un’annotazione anomala, nella forma ma anche nella sostanza visto che si fa riferimento a luoghi inediti dopo tre decenni di indagini e processi. Dimenticata oppure volutamente nascosta, da chi e perché?

La difesa non ha dubbi: “Zerilli e Tedesco erano semplici agenti che rivestivano dei ruoli tali da non potere essere non consapevoli ma in alcun modo partecipi di finalità di questa portata”. E conclude: “Noi sappiamo quello che succedeva tra Arnaldo La Barbera e Vincenzo Scarantino?”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Iraq: 2 feriti in un attacco ai cristiani nel nord

01 Aprile 2025
Baghdad, 1 apr. (Adnkronos/Idf) – Due persone sono rimaste ferite in un attacco durante una celeb…

**Sicurezza: ok Camera a ddl su forze ordine**

01 Aprile 2025
Roma, 1 apr. (Adnkronos) – Via libera della Camera al ddl recante misure in materia di ordinament…

Fine vita: Schlein, ‘serve legge, Pd continuerà a insistere’

01 Aprile 2025
Roma, 1 apr. (Adnkronos) – “C’è l’impegno del Pd perchè si arrivi, come in regione Toscana, a una…

Urbanistica: Procura Milano incontra Comune, giustizia riparativa ipotesi in salita

01 Aprile 2025
Milano, 1 apr. (Adnkronos) – Non c’è ancora una data fissata ma è in programma questa settimana l…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version