Depistaggio: pentito Riggio, per scambiarci lettere con Peluso usavamo nomignoli
Caltanissetta, 11 feb. (Adnkronos) – “Peluso era associato al giaguaro o il turco, Porto era il lord e io come Elliot, De Nicola come il Tano. Utilizzavamo questi nomi per evitare che in caso intercettassero le lettere potessero risalire a noi. Il codice è stato elaborato da me e da Porto e scritto con la mia scrittura”. Così il pentito Pietro Riggio proseguendo la sua deposizione al processo per il depistaggio a Caltanissetta. “Il primo ad essere scarcerato fu Giovanni Peluso, poi Giuseppe Porto. Peluso venne scarcerato tre mesi prima di me”, ha detto il collaboratore di giustizia.
E ancora: “La corrispondenza veniva inviata a Porto e Peluso, l’indirizzo di Peluso era una località alle porte di Roma, quella di Porto era della zona di Benevento”. Alcune lettere erano indirizzate ad una certa Castro Marianna “che era la compagna di Peluso”, ha detto Riggio. “Personalmente non l’ho conosciuto, l’ho vista una volta sola quando ebbe un colloquio con Peluso quando anche lui era detenuto a Santa Maria Capua Vetere”.
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