Dl sicurezza: Cuperlo, ‘svilisce Costituzione e sacrifica democrazia per patto di potere’
Roma, 26 mag. (Adnkronos) – “Oggi, più che discutere un decreto legge, assistiamo alla celebrazione di una crisi profonda del Parlamento repubblicano”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Gianni Cuperlo, intervenendo durante la discussione generale sul decreto sicurezza.
“Il confronto parlamentare – ha proseguito l’esponente Pd – è stato pressoché inesistente. Interi capitoli, come quello sulla canapa, sono stati ignorati. Eppure centinaia di costituzionalisti, magistrati, avvocati hanno lanciato un grido d’allarme, rimasto inascoltato. L’impianto del decreto è figlio di un panpenalismo propagandistico che nulla ha a che vedere con una reale tutela della sicurezza. Si criminalizzano forme di protesta pacifica, si colpisce il dissenso civile, si sovrappone la detenzione amministrativa a quella penale, come nei centri per stranieri, e si reintroduce il reato di blocco stradale, un residuo del 1948 che oggi si trasforma in uno strumento repressivo verso giovani, operai, ambientalisti che manifestano pacificamente, per non parlare dell’aberrazione di prevedere il carcere per madri con figli piccoli”.
“Questo decreto – ha concluso Cuperlo – svilisce i principi della nostra Costituzione e sacrifica la democrazia sull’altare di un patto di potere. Ma sappiate che noi continueremo a opporci, con la schiena dritta, dentro e fuori quest’Aula. Perché la sicurezza non si conquista calpestando le libertà”.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche