Dl sicurezza: Magi, ‘lacerazione del tessuto costituzionale e civico del Paese’
Roma, 26 mag. (Adnkronos) – “Il decreto legge Sicurezza costituisce una rottura dell’ordine costituzionale da molti punti di vista e, pertanto, invito l’Assemblea a respingerlo con nettezza. Costituisce un insulto al Parlamento e ai cittadini italiani e produce una lacerazione nel tessuto costituzionale e civico del Paese”. Lo ha affermato il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, illustrando questa mattina nell’Aula della Camera la relazione di minoranza al dl Sicurezza.
“Che gli stessi presidenti delle Camere non lo abbiano rilevato -ha aggiunto- è un preoccupante sintomo d’insensibilità istituzionale e della circostanza che le regole dell’ordinamento giuridico sono difese dalle alte cariche dello Stato solo fin dove ciò sia di loro interesse. L’articolo 77 della Costituzione è stato ridotto a una sorta di placebo. Quello che non era affatto urgente nella Conferenza dei capigruppo del Senato il primo aprile 2025 lo è divenuto improvvisamente il 4 aprile. Di fronte a questo scenario francamente triste è persino superfluo rammentare il contenuto delle sentenze della Corte costituzionale, che più volte hanno ribadito che la straordinaria necessità e urgenza dei decreti-legge consiste in una situazione di fatto che si presenta in modo impellente innanzi alle responsabilità dell’Esecutivo e che a esse pre-esiste. C’è, dunque, una gigantesca questione di metodo costituzionale e di rispetto democratico”.
“Il Parlamento -ha concluso Magi- è stato umiliato e questa ferita si staglierà per molto tempo nella storia repubblicana. Ma vi sono anche questioni specifiche molto serie che ineriscono alle singole disposizioni, tutte di natura penale, che sono frutto di un esercizio ideologico puro e semplice, volto a soddisfare le pulsioni securitarie all’impronta del più estremo populismo penale”.
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