Engineering e Oracle: per 68% aziende italiane sicurezza dati condizione per cloud e Ia
Roma, 30 set. (Adnkronos/Labitalia) – Non basta più adottare il cloud, ormai diventato uno standard della digitalizzazione. Per le aziende italiane la vera sfida è saperlo governare, garantendo sicurezza dei dati, modernizzazione delle applicazioni critiche e integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi. E’ quanto emerge dall’indagine ‘Modelli, priorità e strategie del cloud delle imprese italiane’, realizzata su iniziativa di Engineering e Oracle e condotta da NetConsulting cube.
Lo studio qualitativo, condotto su un campione di 60 aziende italiane medio-grandi, pubbliche e private rappresentative di settori chiave dell’economia nazionale – servizi finanziari e assicurativi, manifatturiero, retail, telecomunicazioni, energia e Pubblica amministrazione -, ha analizzato le strategie di adozione del cloud, i percorsi di modernizzazione delle applicazioni It business-critical e il grado di maturità nell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, evidenziando al tempo stesso le sfide più rilevanti in termini di sicurezza, gestione dei dati e compliance. Il campione, grazie alla sua composizione variegata, offre un quadro chiaro di dove si concentreranno gli investimenti IT delle grandi e delle medie aziende italiane nei prossimi 2-3 anni, in base alle sfide principali di business che tutte stanno affrontando.
Secondo i dati presentati da NetConsulting Cube, nel 2024 il mercato del cloud ha sfiorato i 7,3 miliardi di euro, ma la gestione di questa tecnologia porta con sé nuove complessità. La principale è la protezione dei dati: il 68% delle aziende considera sicurezza e integrità delle informazioni il tema più urgente. A questa si aggiunge la difficoltà di governare ambienti multicloud (60%), dove piattaforme diverse devono essere integrate garantendo conformità normativa e continuità operativa. Anche la gestione dei dati sensibili resta una sfida aperta per il 57% del campione, segno di quanto la fiducia nell’infrastruttura digitale dipenda dalla capacità di garantire protezione e trasparenza.
Accanto alla sicurezza, un’altra priorità riguarda la modernizzazione delle applicazioni core, ossia quei sistemi legacy che gestiscono processi vitali per le aziende. Quasi la metà del campione ha già avviato percorsi strutturati in questa direzione. Il principale obiettivo è l’automazione dei processi (52%), che consente di aumentare efficienza e velocità operativa. Le strategie più adottate sono due: il re-purchasing (49%), cioè la sostituzione delle soluzioni esistenti con applicazioni cloud-native, e il re-platforming (36%), che consiste nell’adattare i sistemi tradizionali alle nuove architetture digitali.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, il 50% delle imprese intervistate ha già definito una strategia in fase avanzata. Non si tratta quindi più di sperimentazioni isolate, ma di percorsi strutturati che vedono l’AI sempre più integrata nelle logiche di business. L’attenzione si concentra su infrastrutture in grado di supportare framework open source – librerie e strumenti di sviluppo accessibili che permettono alle aziende di personalizzare i propri progetti – e su piattaforme AI pre-addestrate, cioè modelli già allenati e pronti all’uso che consentono di accelerare l’avvio delle applicazioni riducendo tempi e costi.
Guardando alle priorità di investimento, emerge chiaramente un forte orientamento verso la gestione avanzata del dato. Quasi la metà delle aziende (47%) prevede di destinare risorse a soluzioni di analytics e business intelligence, per estrarre valore dai dati aziendali e supportare decisioni più rapide e informate. Il 38% si concentra invece sul cloud data management, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità, coerenza e accessibilità delle informazioni. Infine, il 32% punta sull’integrazione di Ai e machine learning nei database, segnale della volontà di rendere i sistemi core sempre più intelligenti e capaci di generare insight in tempo reale.
Massimo Del Vecchio, Eng modernize executive director, Engineering dichiara: “L’importanza dell’adozione del cloud non è più da dimostrare. Quello su cui si gioca il futuro è la capacità di integrarlo coerentemente nella strategia di business, mettendo al centro la gestione dei dati, la sicurezza, l’innovazione anche tramite AI, la governance. Engineering accompagna le imprese italiane in questo percorso, affinché il coud non resti solo una infrastruttura, ma diventi leva concreta di crescita, efficienza e fiducia nel mercato”.
Lanfranco Brasca, direttore del team di progettazione delle soluzioni clienti sul cloud infrastrutturale Oci in Oracle Italia (account cloud engineering senior director, Oracle Cloud Infrastructure) aggiunge: “Grazie al suo design specifico per l’Ai, Oracle cloud infrastructure (Oci) consente alle aziende di integrare l’intelligenza artificiale nei loro processi in modo sicuro e strategico. L’infrastruttura, che sfrutta le Gpu Nvidia di ultima generazione integrate in cluster ad altissime prestazioni, offre servizi di addestramento, fine-tuning e inferenza dei modelli di AI generativa, e consente ai clienti di mantenere il pieno controllo sui propri dati, ad esempio su Oracle Autonomous Database23ai, senza necessità di movimentazione degli stessi. Con Oci quindi non solo si riducono i costi e le complessità, ma si promuove un’adozione consapevole dell’AI in azienda, trasformando il business e rendendolo più adattivo e competitivo”.
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