Europee: Tajani, ‘mia visione dell’Europa è che protegga cittadini italiani’
Roma, 5 giu. (Adnkronos) – “Io ho una visione di un’Europa rassicurante, che deve proteggere noi cittadini italiani. Se noi italiani fossimo cinesi saremmo l’undicesima provincia della Cina. Noi, da soli contro la Cina, l’India, la Federazione Russa e gli Stati Uniti, l’Africa (che avrà 2 miliardi e mezzo di abitanti), possiamo essere competitivi soltanto se siamo parte dell’Unione Europea. Grazie al mercato interno dell’Unione Europea, le imprese italiane fanno affari ogni anno per 220 miliardi di euro, chiedete a un’impresa se vuole togliere il mercato interno, se vuole ricominciare quando passa la frontiera, con il passaporto e il cambio di moneta. Io sento a volte delle cose che non stanno in cielo e in terra”. Lo ha detto a Coffe Break, su La7, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, riferendosi alle diverse idee della coalizione al governo sull’Europa, aggiungendo che “un conto però è difendere l’Europa, l’altro è criticare la burocrazia quando non funziona”.
“Forza Italia è da una parte, Fratelli d’Italia e Lega sono sul terreno opposto – ha detto ancora Tajani – Ognuno ha le sue posizioni, altrimenti saremmo un partito unico. Noi vogliamo una riforma che permetta di eleggere direttamente il presidente della Commissione Europea, che deve diventare anche Presidente del Consiglio, così non c’è più il problema di chi si siede con Erdogan… vi ricordate la storia tra Michelle e Ursula von der Leyen? Vogliamo una riforma che dia anche più potere al Parlamento Europeo, che oggi non ha il potere di iniziativa legislativa”.
“La riforma che noi vogliamo fortemente – ha concluso Tajani – comporta che siano sempre meno i burocrati a contare e siano sempre di più i rappresentanti del popolo, è anche un modo per convincere la gente ad andare a votare. Noi dobbiamo contare di più in Europa e dobbiamo tenere presente che più si conta dentro il Partito Popolare Europeo più conta l’Italia, ecco perché io continuo a parlare di voto utile, continuo a dire che forse l’Italia giocherà nella prossima legislatura un ruolo fondamentale. Bisogna leggere la politica europea con lenti europee, noi italiani siamo 76 deputati su 705 europei, quindi non siamo risolutivi. Lo sono invece i partiti europei, questo lo devono comprendere bene anche i nostri elettori, perché spesso la politica fa dei dibattiti come se si votasse per il Parlamento italiano, invece si tratta completamente di un’altra cosa”.
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