app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Farmaci, pneumologo Bini: “Mepolizumab allontana recidiva in Egpa”

18 Novembre 2024

Roma, 18 nov. (Adnkronos Salute) – “L’anticorpo monoclonale mepolizumab permette di bloccare l’interleuchina 5, il fattore di crescita più specifico e principale degli eosinofili, i key driver nella patogenesi dell’Egpa”, granulomatosi eosinofila con poliangioite. “Abbiamo la possibilità di utilizzare questo anticorpo monoclonale nel mantenimento e nella malattia refrattaria, cioè ancora attiva” perché “non ha completamente risposto alla terapia induttiva. Questo permette una riduzione della quantità di steroide sistemico e un aumento delle settimane in cui la patologia è sotto controllo”. Lo ha detto Francesco Bini, direttore dell’Uoc di Pneumologia dell’Asst-Rhodense di Garbagnate Milanese, intervenendo in occasione del simposio Gsk sulle malattie eosinofile e l’evoluzione dell’approccio terapeutico con mepolizumab, che si è tenuto a Milano nella seconda giornata del XXV Congresso nazionale della Società italiana di pneumologia (Sip), in corso al MiCo.

La Egpa è un’infiammazione dei vasi sanguigni (vasculite) e si configura come malattia rara “che va incontro a recidive – rimarca Bini – Mepolizumab permette di poter allungare il tempo alla prima recidiva. In Italia mediamente l’incidenza è tra i 2 e i 7 casi per milione di abitanti, mentre la prevalenza è tra i 10 e i 13 casi per milione di abitanti”. Nel nostro Paese “abbiamo un migliaio di pazienti in questo momento, più o meno attualmente diagnosticati”.

La Egpa può essere una malattia grave, per questo “è molto importante il sospetto diagnostico – sottolinea lo pneumologo – Il rischio per un paziente con asma grave di avere anche una Egpa è un rischio presente. Quando un paziente con asma, moderata, grave o lieve, va incontro a una perdita di controllo della malattia per motivi che non sono evidenti, o quando un paziente con asma ha un flare-up”, quindi un acutizzarsi “di eosinofili nel sangue, bisogna pensare alle Egpa. Visto che la maggior parte dei pazienti con asma è seguito nei centri pneumologici, deve essere lo pneumologo a pensare che questa malattia può manifestarsi nel corso della storia naturale dell’asma, quando se ne perde il controllo. Lo pneumologo – conclude Bini – deve essere al centro del processo diagnostico della Egpa”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Caos Sudcorea, assist a Kim e Putin: effetti anche su guerra Ucraina-Russia

05 Dicembre 2024
Roma, 5 dic. (Adnkronos) – La crisi in Corea del Sud non riguarda ‘solo’ Seul ma è destinata ad a…

Cecchettin: busta con tre proiettili recapitata in studio del difensore di Turetta

04 Dicembre 2024
Milano, 4 dic. (Adnkronos) – Una busta con tre proiettili è stata recapitata nello studio di Pado…

Milano: testimone morte Ramy, ‘mi hanno chiesto di cancellare video’

04 Dicembre 2024
Milano, 4 dic. (Adnkronos) – “Mi hanno chiesto di cancellare i video”. E’ l’accusa, messa nero su…

**Migranti: hotspot Albania in stand by e arriva ‘soccorso’ Orban a Meloni, ‘modello apripista’**

04 Dicembre 2024
Roma, 4 dic. (Adnkronos) – Asse sui migranti tra Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Vik…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI