Fine vita: Boccia (Pd), ‘stravolto testo Bazoli, no a ‘privatizzazione’’
Roma, 2 lug. (Adnkronos) – “Siamo del tutto insoddisfatti del testo base sul fine vita che il comitato ristretto ha elaborato e che le commissioni Giustizia e Affari sociali hanno adottato come testo base. Alla Camera nella scorsa legislatura era stato approvato il testo Bazoli che aveva trovato una ampia condivisone. Il nuovo testo stravolge l’impianto di quel testo”. Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
“Tante le criticità, dalla stretta ai criteri di accesso rispetto a quelli stabiliti dalla Corte, alla costituzione del comitato nazionale, di nomina governativa, che dovrebbe arrogarsi il diritto/dovere di decidere della vita delle persone, alla privatizzazione di fatto del fine vita che non vedrebbe nessun rapporto con la sanità pubblica con la totale esclusione del ruolo del servizio sanitario nazionale, alla faccia dell’uniformita’ di trattamento e della parità di accesso. In Senato cercheremo di migliorare un testo che è sì necessario per la civiltà del nostro paese ma che rischia addirittura di peggiorare la situazione nella quale già ci troviamo. Per questo facciamo nostro l’appello dell’ordine dei medici: il nuovo testo ignora totalmente la dignità della persona che deve essere tale in tutti i momenti della sua vita, dalla nascita alla morte, come già sottolineato la Corte Costituzionale”.
“Se il SSN negherà l’accoglienza a chi ha fatto una scelta per smettere di patire sofferenze non piu’ tollerabili tali da risultare lesive della sua dignità, colpirà proprio quella dignità della persona che dovrebbe essere garantita fino all’ultimo momento. Questo testo è un pasticcio, una regressione che il nostro Paese non si merita”.
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