Fisco: Calandrini (Fdi), ‘aliquota media cala anche per ceti medi, parlano i numeri’
Roma, 26 nov. (Adnkronos) – “Voglio ribadire con fermezza che la manovra economica proposta dal nostro governo è mirata a sostenere concretamente il ceto medio e a correggere distorsioni che per troppo tempo hanno penalizzato i contribuenti con redditi medio-bassi. L’adozione di un sistema Irpef a tre aliquote, abbinata al taglio strutturale del cuneo fiscale, rappresenta un passo decisivo per migliorare la situazione economica di milioni di lavoratori”. Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.
“A dispetto delle critiche ricevute, che dimostrano spesso un evidente analfabetismo fiscale, i numeri parlano chiaro. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia, i contribuenti con redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro vedranno una diminuzione dell’aliquota media: al 16,3% per i redditi di 32.000 euro, al 19% per quelli di 35.000 euro e al 24,4% per i redditi di 40.000 euro. Questo dimostra che il nostro intervento porta benefici tangibili senza creare l’inevitabile ‘effetto scalino’, che avrebbe colpito duramente i redditi immediatamente al di sopra delle soglie”, sottolinea Calandrini, che aggiunge: “Non possiamo ignorare che l’introduzione di questa manovra consentirà a circa 3,7 milioni di lavoratori di ottenere un vantaggio economico diretto, con un beneficio medio annuo di circa 589 euro. Questo risultato è il frutto di un approccio equilibrato, che elimina le distorsioni distributive e garantisce maggiore equità. Il nostro impegno è chiaro: difendere davvero il ceto medio significa garantire stabilità economica e sociale, senza cadere in facili slogan o promesse irrealizzabili. Continueremo su questa strada, certi che le nostre riforme contribuiranno a rilanciare il Paese, sostenendo chi lavora e produce”.
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