Fonsai: Jonella Ligresti chiede 516mila euro per ingiusta detenzione, giudici si riservano
Milano, 11 apr. (Adnkronos) – Più di mezzo milione di euro come indennizzo o, in subordine 246mila euro come ‘risarcimento’ per il carcere patito e il clamore mediatico della vicenda Fonsai. E’ la richiesta pronunciata dai legali di Jonella Ligresti, figlia del costruttore Salvatore morto nel maggio del 2018, davanti ai giudici della quinta sezione penale di Milano nell’istanza di riparazione per l’ingiusta detenzione.
Difesa dall’avvocato Lucio Lucia, la manager – presente in aula – fu arrestata il 17 luglio del 2013 a Sardegna, su richiesta della procura di Torino, per i reati di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo dell’allora galassia Fonsai. Jonella Ligresti, la cui posizione fu poi archiviata dal gip di Milano, “è stata sottoposta ingiustamente a misure cautelari custodiali per oltre un anno: complessivi 366 giorni”, di cui 126 giorni dietro le sbarre di Cagliari, Le Vallette a Torino e San Vittore, e 240 giorni ai domiciliari.
Per l’avvocato è “indubitabile” che la sua assistita “abbia patito gravi conseguenze dalla ingiusta detenzione subita e debba essere per tale motivo indennizzata adeguatamente”, il che si estende – oltre che alla “patita grave privazione della libertà personale” – anche al “clamore mediatico della vicenda” e che dunque, così come alla sorella Giulia, a Jonella Ligresti spetti un indennizzo. La richiesta è di circa 516 mila euro per la custodia cautelare “ingiustamente subita” o in subordine pari a 246mila o in ultima ipotesi di una “diversa somma” che il giudice vorrà stabilire. Il rappresentante della procura generale e l’avvocato dello Stato si sono opposti alla richiesta della difesa – la domanda discussa oggi è stata presentata un anno fa -, la corte si è riservata di decidere sull’istanza.
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