For Women in Science, ministra Roccella: “Fondamentale imprese promuovano pari opportunità”
Milano, 17 giu. (Adnkronos) – “Mi fa particolarmente piacere rivolgervi il mio saluto in occasione di questo appuntamento che ormai si può definire tradizionale. Iniziative come questa evidenziano infatti due aspetti che mi stanno molto a cuore: il ruolo fondamentale del mondo dell’impresa nella promozione delle pari opportunità e dell’empowerment femminile, e il fatto che quando le donne vincono gli ostacoli esterni, ma anche quella forma di autocensura che troppo spesso le tiene lontane dagli studi scientifici, raggiungono stadi di eccellenza davvero notevoli. Il livello delle ricercatrici che hanno partecipato al premio “L’Oréal-UNESCO – For Women in Science” lo dimostra in maniera inequivocabile”. A dirlo è la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Maria Roccella, che affida queste parole ad un messaggio letto nel corso della cerimonia di premiazione della ventiduesima edizione del riconoscimento “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”.
Nato su iniziativa di Unesco e L’Oréal nel 1998, “For Women in Science” è stato il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico ed oggi si inserisce nell’ambito di un vasto programma che promuove la vocazione scientifica a livello internazionale e mira a valorizzare e riconoscere l’operato delle ricercatrici di tutto il mondo. Grazie all’iniziativa, in questi anni sono state sostenute nel loro percorso di carriera 3.900 ricercatrici in oltre 110 Paesi, compresa l’Italia.
“Parlavo non solo di condizionamenti, ma anche di autocensura, perché spesso -troppo spesso- nei confronti delle materie scientifiche c’è come una saracinesca che si chiude, e questo avviene in giovanissima età – aggiunge la ministra – Si sviluppa un precoce senso di inadeguatezza (pare avvenga già intorno ai sei anni), ovviamente infondato, che porta le ragazze a una perdita di interesse nei confronti delle materie scientifiche. Una distanza che è alla base dei numeri così esigui che si registrano nella frequenza degli studi STEM e che successivamente produce il divario tra uomini e donne ancora oggi visibile nelle carriere. Il divario negli studi in questo ambito, infatti, si riflette ovviamente nella possibilità di raggiungere più facilmente posizioni apicali”.
“Il Parlamento e il governo si sono posti molto seriamente questo problema – sottolinea la ministra Roccella – È stata infatti approvata pochi mesi fa una legge che istituisce una settimana annuale di promozione delle materie Stem, e stanzia due milioni di euro attraverso i quali il nostro dipartimento per le Pari Opportunità finanzierà progetti per la diffusione degli studi scientifici. Proprio per le ragioni di cui parlavo, abbiamo deciso di investire queste risorse per la formazione degli insegnanti dei primi cicli scolastici, in particolare scuole elementari e scuole medie, rivolta all’orientamento dei bambini e dei ragazzi. È importante che gli insegnanti abbiamo tutti gli strumenti per far appassionare i più piccoli alla scienza. Lo si può fare con il gioco, con la curiosità, o stimolando la consapevolezza di quante attività, di quanti gesti che compiamo nella nostra vita quotidiana siano collegati a materie scientifiche”.
“Se oggi siete qui riuniti, tuttavia, è perché c’è un problema specifico e questo problema riguarda la percentuale troppo bassa di donne che intraprendono studi e carriere in ambito STEM. Non certo per un deficit di capacità, perché iniziative come la vostra dimostrano l’esatto contrario. Ma perché permangono troppi condizionamenti e stereotipi che bisogna combattere con forza e costanza – puntualizza la ministra – Abbattere questo muro è uno degli obiettivi che dobbiamo porci. Guardando alla storia del vostro premio, che ha visto ragazze e donne straordinarie eccellere e raggiungere traguardi incredibili, c’è davvero di che nutrire speranza. E spero davvero che storie come queste possano essere uno stimolo ulteriore per le bambine e le ragazze che devono scegliere la propria strada e mettere a frutto il proprio talento. Per questo vi ringrazio e vi rivolgo sinceramente i miei migliori auguri per la vostra iniziativa”.
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