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Forum risk management, il presidente Giannotti: “10-15% di partecipanti in più”

17 Novembre 2025

Roma, 17 nov. (Adnkronos Salute) – Il successo del 20º Forum risk management in sanità, in programma ad Arezzo i dal 25 al 28 novembre, si misura già nella dimensione dei partecipanti dei relatori. Come evidenzia il presidente dell’evento, Vasco Giannotti, ad oggi “abbiamo circa 1400 relatori più dello scorso anno e un numero di partecipanti del 10-15% superiore allo scorso anno. Questo vuol dire che il Forum, sempre di più, si caratterizza e cresce come un grande momento, una grande comunità; vuol dire che si rinnova e si accresce con l’obiettivo di condividere idee e progetti per rilanciare il Sistema sanitario nazionale. Credo – prosegue Giannotti – che questo obiettivo si possa realizzare soltanto dando, a tutti i partecipanti, la possibilità non solo di ascoltare, ma anche di dire, proporre: per questo le 10 sale conferenze, le 10 sessioni scientifiche, ma anche i 4 tavoli di lavoro e tanti altri momenti dove ciascuno può dire può portare un’idea sono importanti. Sono molto contento di questo risultato”.

Appropriatezza è il tema centrale di questa edizione del Forum risk management in sanità. “Appropriatezza nelle prescrizioni nei percorsi clinici, appropriatezza nei percorsi organizzativi – sottolinea Giannotti – La sanità si rilancia e cambia non soltanto chiedendo più soldi. Il Forum sarà l’occasione per raccogliere le proposte di tutte le regioni – siano esse di centro-destra o di centro-sinistra – finalizzate ad aumentare le risorse per il Sistema sanitario nazionale nell’arco di pochi anni, portandolo alla media europea”. Questo significa “passare dal 6,4% del Pil al 7,2%”, quindi “20-25 miliardi di euro in più, negli anni a venire”. Un altro argomento importante è quello dell’innovazione. Come evidenzia Giannotti: “innovazione organizzativa, innovazione tecnologica, innovazione di processo”, che si affianca al tema “dell’appropriatezza nel modo di prescrivere: si devono fare gli esami che servono e non quelli che si ripetono inutilmente – rimarca – Dell’ appropriatezza nei percorsi di cura: si devono selezionare i percorsi più appropriati, anche con il supporto delle tecnologie avanzate, dell’intelligenza artificiale. Ma anche appropriatezza nei processi: ad esempio si deve puntare a valorizzare quelli che producono dei risultati. Nella sanità – conclude – bisogna cominciare a valutare i risultati”.

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